(Adnkronos) - I giudici osservano poi che "sul reggiseno e sul corpetto di Simonetta Cesaroni sono presenti tracce di dna minoritario riconducibili a Raniero Busco. Ma non e' provato che dette tracce siano state rilasciate in occasione del delitto; non vi e' prova che gli indumenti indossati da Simonetta fossero stati sottoposti a lavaggio tale da rimuovere completamente ogni traccia che poteva essersi depositata durante l'incontro che Simonetta Cesaroni ebbe con Raniero Busco tre giorni prima del delitto". I giudici affermano poi "che sul luogo del delitto sono state trovate tracce biologiche ed ematiche attribuibili a due diversi soggetti di sesso maschile che non possono identificarsi con Raniero Busco; non vi e' inoltre prova che questi avesse un movente per uccidere Simonetta. La relazione tra i due ragazzi poteva essere problmatica ma non sono emersi atti specifici di violenza commessi dall'imputato in danno della vittima, ne' si puo' affermare che Busco sia portatore di personalita' violenta". (segue)