Salerno, 8 ott. - (Adnkronos) - Sequestrati fra la Costiera Amalfitana, il Cilento e Salerno quasi tre quintali di tonno rosso e pesce spada ancora allo stato novello pari a un centinaio di esemplari. L'operazione dei militari della Sezione Operativa Navale di Salerno, ha interessato i Comuni di Amalfi, Maiori, Camerota, Agropoli e Salerno, sia in mare, sia nelle aree portuali e anche all'interno di una pescheria. Deferiti all'Autorita' Giudiziaria sei responsabili, che per la maggior parte sono risultati essere pescatori non professionisti, dediti al diporto e alla pesca vietata. Tutti dovranno rispondere delle specifiche violazioni previste dalla normativa nazionale e comunitaria che tutela la salvaguardia delle specie ittiche. Il pescato e' stato sottoposto a visita da parte dei veterinari dell'A.s.l. Sa - Distretto 66, che nella maggior parte dei casi lo hanno ritenuto in cattivo stato di conservazione a causa dell'interruzione della catena del freddo e, pertanto, e' stato distrutto. Solo in un due casi il prodotto, dichiarato in buono stato, e' stato devoluto in beneficenza a istituti caritatevoli della citta'. Il danno arrecato da questo tipo di attivita' e' notevole, se si considera che la cattura di esemplari cosi' piccoli determina un grave rischio per la corretta riproduzione della specie.