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Bnl-Unipol: giudici Milano, no prove su accordo per scalata

domenica 17 giugno 2012

1' di lettura

Milano, 13 giu. (Adnkronos) - "Non si e' raggiunta la prova che vi sia stato un accordo fra Unipol (e le banche amiche) e contro pattisti tra il 21 e il 23 maggio 2005 volto al mancato conferimento delle azioni del contropatto all'ops del Bbva, accordo volto a garantire ad Unipol un'influenza dominante su Bnl". Cosi' i giudici della seconda sezione della Corte d'Appello di Milano hanno motivato la sentenza del 30 maggio scorso con cui hanno assolto tutti gli imputati, tranne Giovanni Consorte e Ivano Sacchetti, per i quali la condanna e' stata abbassata. "Una prova che, del resto, fino dall'origine - scrivono i giudici - appariva di difficile individuazione anche in considerazione delle diverse sottolineature con le quali, all'interno della complessiva operazione, venivano individuate le condotte tenute dei contro pattisti soffermandosi dapprima sulla falsita' del comunicato del 7 luglio 2005 e poi sul fatto parasociale concluso quantomeno nella prima decade di luglio". La Corte, dunque, sottolinea che "non puo' che prendere atto di tale carenza probatoria".

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