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'Ndrangheta: strage di San Lorenzo, la versione del superstite (2)

domenica 23 settembre 2012

1' di lettura

(Adnkronos) - "Conosco da sempre Vincenzo Scorza, il quale abita nella palazzina di fronte la mia e col quale sono cresciuto insieme", precisa agli investigatori. Il suo compagno d'infanzia ha distrutto la sua famiglia e la sua vita. In quei momenti concitati, istintivamente Silas De Marco ha afferrato una sedia e l'ha scagliata contro l'uomo armato ma a quel punto sono partiti alcuni colpi verso di lui che lo hanno ferito al fianco, al torace e alla mano. Accasciandosi sulla sedia ha visto i due muoversi in casa mentre uccidevano la madre e la sorella che si era rifugiata sul balcone. Quando si sono accorti che era rimasto vivo, lo hanno colpito con il calcio del fucile alla testa facendogli perdere i sensi. E' stato un errore fatale. A un anno e mezzo di distanza da quella tragica sera, Silas De Marco ha fatto i nomi dei due uomini e li ha fatti arrestare. Solo a una zia che abita in Germania aveva confidato di avere riconosciuto Vincenzo Scorza nonostante indossasse una calza di nylon, per proteggerla da un potenziale pericolo dato che era solita tornare ogni anno in estate a San Lorenzo del Vallo e abitava proprio vicino la sua casa.

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