Letteratura: la maschera funebre di Dante esposta a Firenze (2)
(Adnkronos) - Nel corso dei secoli sono state molte le effigi del Sommo Poeta trovate, riemerse e scovate, ma certo Firenze può vantarne due con una lunga e misteriosa storia. Due versioni di effige dantesca più volte al centro di controversie tra chi sosteneva che si trattasse del calco gettato sul volto di Lui dopo la morte e chi invece le considerava come riproducenti quella collocata sul sepolcro di Dante a Ravenna opera di Tullio Lombardo. La prima effige è quella denominata Torrigiani e conservata al Museo del Bargello. La seconda, detta Kirkup dal nome del Barone che la possedeva, è quella della Società Dantesca Italiana che oggi va in prestito al Museo Casa di Dante. Per il Senatore Alessandro D'Ancona, che dopo averla avuta dalla vedova Kirkup la donò al Comune di Firenze nel 1911, la maschera riprodurrebbe quella scolpita dal Lombardo sulla tomba di Dante a Ravenna. La maschera, donata nel 1555 da un Arcivescovo ravvennate al Gian Bologna, passò al suo allievo Pietro Tacca. Tacca la teneva nel suo studio e permetteva ai suoi allievi di farne copie. Finché, mostrandola un giorno a una duchessa Sforza, questa se ne invaghì e se ne impossessò con grande dispiacere dello scultore carrarino. (segue)