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Lorenzo Quinn, l'intreccio di mani che regge la speranza che pulsa nel mondo

La nuova personale dell’artista italo-americano riporta il tema dell’amore al centro della sua opera: unioni e connessioni per superare un’epoca di individualismi
di Vera Agosti sabato 27 dicembre 2025

3' di lettura

La mano è alla base dell’evoluzione dell’umanità e racchiude il potere di comunicare, donare, ricevere, amare, odiare, creare e distruggere». Con queste parole, Lorenzo Quinn (Roma, 1966), celebre artista contemporaneo italo-americano, spiega l'importanza di un elemento centrale nelle sue sculture. Dopo il recente successo estivo dell’esposizione All we need is love, presso il Bagno Alpemare di Forte dei Marmi, l’autore torna nella mostra Love will save us presso la Galleria Contini di Cortina d’Ampezzo, che sarà inaugurata oggi alle 18,30 alla presenza del maestro e proseguirà fino al 6 aprile. Le mani realizzate da Quinn sorreggono cuori dorati in bronzo lucido (I give you my heart III) e dai colori intensi e luminosi, come l’acquamarina della resina e il rosso cromato dell’acciaio inossidabile (My heart is yours). E ancora dita intrecciate in Eros I e II e che si sfiorano in Maktub It is written III, che dall’arabo significa «è scritto», per indicare il fato: come ricorda l’artista, quando due anime sono destinate a incontrarsi, l’universo intero si muove perché ciò accada.

UNITED EMOTIONS
«Di nuovo mani allacciate nella scultura United emotions, che proteggono come uno scudo e offrono rifugio contro le avversità della vita in Shelter e mani funamboliche che camminano su un teso filo spinato pronte a raggiungersi perché è più facile compiere il percorso con qualcuno che ti aiuta ad attraversarlo (Tight rope, hands). L’amore, infatti, è il tema fondamentale della sua poetica, declinato nelle sue sfaccettature più differenti attraverso un percorso lirico e simbolico composto da 40 opere, realizzate in materiali diversi, tra cui anche il legno e l’acrilico. Come spiegano Stefano e Riccarda Contini nel catalogo dell’esposizione, i lavori di Quinn «evocano valori eterni ed emozioni autentiche; affrontano questioni universali, riflettono sul ruolo e sulla responsabilità dell’essere umano. Ogni opera diventa un gesto d’amore, un appello alla consapevolezza e alla responsabilità collettiva, invitando a superare le barriere e a riscoprire la solidarietà come valore universale... restituendo all’arte la sua funzione più autentica: connettere, educare e unire». Nella sua ricerca pittorica spiccano anche gli acrilici dedicati al tricolore con le gigantografie delle impronte digitali dal titolo Identity Vero Italiano I e II, un’esaltazione dell’italianità e un sentito riferimento autobiografico alle sue origini.

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DANZE DI DONNE
Il termine Love è scritto da leggiadri corpi di donna che con le loro pose flessuose compongono la parola come in una danza armoniosa, resa ancora più suggestiva dall’utilizzo della lente lenticolare Pet che crea effetti visivi 3D (Figurative love). Quinn è figlio del celebre attore Anthony Quinn e della costumista Iolanda Addolori. Ha vissuto tra l’Italia e gli Stati Uniti d’America. Dopo gli studi all’American Academy of Fine Arts di New York, ha scelto la scultura come linguaggio privilegiato. Nel 1988 si trasferisce in Spagna con la famiglia. L’artista si ispira idealmente alla grande storia della scultura del passato, a Michelangelo Buonarroti, Gian Lorenzo Bernini, Auguste Rodin, sviluppando un linguaggio personale e riconoscibile. Negli ultimi due decenni, le sue opere spesso di grandi dimensioni sono state esposte in tutto il mondo e i suoi lavori di arte pubblica hanno toccato prestigiosi contesti internazionali, tra cui Venezia, talvolta anche con finalità benefiche e filantropiche, affrontando temi come la giustizia sociale e il cambiamento climatico.

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anthony quinn

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