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Crisi: Cgil Umbria, per 2013 parola d'ordine 'discontinuita'' (2)

domenica 30 dicembre 2012

1' di lettura

(Adnkronos) - "Dunque - ha osservato Mario Bravi - la crisi nella nostra regione si conferma ancora piu' profonda e pesante che nel resto del Paese e questo nonostante in Umbria i salari e le pensioni siano inferiori di circa il 7% rispetto alla media nazionale, a dimostrazione del fatto che pagare di meno il lavoro e tagliare i diritti non attenua gli effetti della crisi, ma al contrario li accentua". A tutto questo, si aggiunge un fenomeno che ultimamente sta assumendo dimensioni preoccupanti: quello del mancato pagamento degli stipendi, in certi casi fino a 5-6 mensilita'. "I casi sono sempre piu' numerosi - ha detto Bravi - eppure queste persone continuano a lavorare, tanta e' la preoccupazione per il futuro, un fatto che fino a qualche tempo fa sarebbe stato impensabile".

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