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Crisi: patriarca Venezia, un nuovo patto per il lavoro e lo sviluppo

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Venezia, 17 dic. (Adnkronos) - "Stato, politica e società civile sono chiamati, in modo differente, non a promettere ma a garantire e promuovere il lavoro, non ad irregimentare l'intera vita ma ad assicurare le condizioni per un lavoro dignitoso e a sostenere l'attività economica". Lo ha detto il Patriarca di Venezia mons. Francesco Moraglia nell'omelia della messa celebrata al Petrolchimico di Porto Marghera. "Dobbiamo uscire, con tutte le forze, da una concezione economicistica del lavoro - ha proseguito il Patriarca - Solo da una nuova cultura del lavoro, da una nuova alleanza tra tutti i soggetti - Stato, società civile, imprese, associazioni di categoria, sindacati e partiti, se si riconvertiranno al bene comune - potrà nascere una vera politica per il lavoro. Anzi, un vero patto per il lavoro e lo sviluppo in cui la persona torni ad essere il centro". Nella sua riflessione mons. Moraglia ha sottolineato lo stretto legame esistente tra lavoro e famiglia: "Il lavoro è la nostra dignità, è il fondamento della nostra vita di persone libere, della vita delle nostre famiglie. E senza lavoro non c'è dignità umana, non c'è possibilità di relazioni umane libere, non c'è possibilità di costruire la famiglia che è bene comune. Perciò il lavoro è non solo il presente ma anche il futuro di una società". Ed ha riecheggiato poi le parole dette da Papa Francesco, tre mesi fa, ai lavoratori della Sardegna: "Dobbiamo non lasciarci togliere e rubare la speranza".(segue)

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