Roma, 23 mag. (Adnkronos) - "E' ormai eccezionalmente grave la condizione produttiva delle imprese del commercio al dettaglio di piu' ridotte dimensioni". Lo afferma Confcommercio in una nota, commentando i dati diffusi oggi dall'Istat sul commercio. La riduzione del reddito e l'incremento della pressione fiscale, secondo l'associazione, hanno portato le famiglie a una difficile scelta "tra contenimento assoluto dei consumi e riduzione della qualita' media degli acquisti". Particolarmente colpite, secondo l'associazione, risultano le aree di spesa considerate meno necessarie e urgenti, come vestiario e arredamento. Nei primi 3 mesi del 2013 la riduzione di spesa nelle grandi superfici e' dell'1,4% mentre nei piccoli negozi ha gia' superato il 5%. "La sparizione di ampia parte del tessuto imprenditoriale -sottolinea Confcommercio- si riflette in una maggiore disoccupazione". Effetti negativi che si ripercuotono anche sulle citta', portando a "un'oggettiva riduzione di vivibilita' nei centri storici e nelle prime periferie delle grandi citta"'.