Taranto, 14 apr. - (Adnkronos) - C'e' molta attesa per il referendum consultivo che si tiene oggi a Taranto sulla questione della presenza dell'Ilva che, secondo le indagini della magistratura, le analisi fisico-chimiche e le indagini epidemiologiche e le pronunce di diversi Tribunali, sarebbe all'origine dell'inquinamento della citta' e quindi causa di malattie e morti. Questi i due quesiti proposti: volete voi cittadini di Taranto, al fine di tutelare la vostra salute nonche' la salute dei lavoratori contro l'inquinamento, proporre la chiusura dell'acciaieria Ilva? Volete voi cittadini di Taranto, al fine di tutelare la vostra salute e quella dei lavoratori, proporre la chiusura dell'area a caldo dell'Ilva, maggiore fonte di inquinamento, con conseguente smantellamento dei parchi minerali? Il referendum, seppure consultivo, per essere giudicato valido dovra' registrare la partecipazione del 50% piu' uno degli iscritti alle liste elettorali. Chi si batte per lasciare la situazione invariata punta anche sull'astensione e il mancato raggiungimento del quorum. Dalle 8 di stamane a Taranto si sono aperte le urne, in 82 sezioni, un numero inferiore a quello delle altre consultazioni dopo l'accorpamento e il dimezzamento voluto dall'amministrazione in questa occasione per esigenze di risparmio. Una decisione che ha creato qualche polemica tra il comitato promotore e l'amministrazione. Si votera' nei circoli didattici, negli istituti comprensivi, nelle scuole medie scuole superiori. Diciannove in tutto i plessi scolastici piu' l'ospedale 'Santissima Annunziata'. La spesa prevista e' di 400mila euro. Il referendum, istituto previsto nello Statuto comunale, e' stato proposto nel lontano 2007 dal Comitato 'Taranto Futura' e ha conosciuto una storia lunga e travagliata. (segue)