(Adnkronos) - In pratica, sulla base della disponibilita' finanziaria accertata (i 5 milioni di euro in questo primo anno), la Regione concedera' finanziamenti (fino a un importo massimo di 150 mila euro per ogni finanziamento) in base a un bando pubblico e ad apposite convenzioni. Ciascuno dei 4 soggetti del privato sociale non potra' presentare, complessivamente, piu' di due progetti per un determinato territorio (il riferimento e' a un ambito territoriale non inferiore a 100 mila abitanti o, comunque, corrispondente a una zona socio-sanitaria). Fra Caritas, Misericordia, Arci e Anpas potranno esserci, sul territorio, specifiche forme di collaborazione. In base ai progetti presentati in ciascuna area saranno poi le singole persone in difficolta' a richiedere il beneficio il cui importo massimo, per ciascuna persona, sara' pari a 3 mila euro: soldi assegnati in base a singoli "progetti personalizzati" e soldi che, in base alle regole ordinarie del microcredito, dovranno essere poi restituiti entro un massimo di 36 mesi secondo specifiche modalita' previste dal progetto di inclusione sociale. L'iniziativa si rivolge a persone che si trovino in "specifiche condizioni di difficolta' personale o familiare e in una situazione economica, temporanea e contingente, che non consente loro di sostenere spese necessarie per motivi di salute o connesse alla situazione familiare, alloggiativa, scolastica, formativa e lavorativa". Chi chiede il beneficio deve avere la cittadinanza in un Paese UE oppure, in mancanza, possedere la carta di soggiorno o un regolare permesso di soggiorno; la residenza anagrafica deve risultare in un Comune toscano, l'eta' deve superare i 18 anni, non possono esserci condanne definitive di un certo tipo (associazione di tipo mafioso, riciclaggio, impiego di denaro e beni di provenienza illecita), il valore Isee non puo' superare i 15 mila euro. (segue)