Trieste, 18 giu. - (Adnkronos) - "Le perdite milionarie a cui va incontro ogni anno Promotur sono state ampiamente previste dal Wwf almeno dal 2005: gli squilibri incrementano il debito retroattivamente e il mercato neve non ha margini di miglioramento. E gli investimenti non influiscono affatto sulla tenuta demografica della montagna". Questo il severo giudizio emesso dal Wwf su Promotur, la societa' che gestisce importanti impianti invernali in Friuli Venezia Giulia, dopo le indiscrezioni secondo cui Promotur brucerebbe ogni anno 20 milioni di euro. Un quadro a cui Stefano Mazzolini, presidente della Spa che si appresta a essere trasformata in agenzia regionale, e i sindaci della montagna hanno reagito difendendo a spada tratta gli investimenti fatti e le scelte manageriali. E che l'associazione ambientalista commenta affermando: "Nessun dubbio sul management Promotur, che essendo di nomina politica avra' di certo la migliore caratura professionale, ne' sul fatto che Promotur sia molto popolare tra i sindaci: rappresenta un'iniezione di denaro pubblico senza limiti di bilancio, tipicissimo caso di politica assistenziale (una forma degenerata di Welfare, si potrebbe dire, piu' che una impresa economica)". "Meno accettabile - aggiunge il Wwf - e' il sospetto avanzato da Mazzolini di oscure manovre contro Promotur stessa. I dati contabili parlano un linguaggio terribilmente chiaro: da almeno dieci anni il deficit di Promotur e' strutturale ed in costante incremento. Le responsabilita' del decisore politico sono colossali e imputare la situazione al trend metereologico (quasi non fosse stato anche quello ampiamente previsto) e' infantile". (segue)