Genova, 14 mag. - (Adnkronos/Labitalia) - Sostenibilita', diritti, legalita': queste le parole d'ordine di un piano di rilancio del settore dell'edilizia, da declinare sul versante delle politiche industriali e dell'innovazione e su quello della contrattazione. A lanciarle la Fillea, il sindacato degli edili della Cgil, da Genova, dove si e' aperta oggi, al Teatro della Gioventu', una due giorni che riunisce i quadri e delegati dell'organizzazione. Un appello che arriva a due mesi dalla grande manifestazione nazionale che lo scorso 3 marzo ha portato in piazza a Roma oltre 30mila lavoratori delle costruzioni, e a ridosso della nuova stagione contrattuale che vedra' in autunno il confronto tra le parti sociali sul rinnovo dei contratti del settore. 'Diritti, salario, rappresentanza, bilateralita': gli obiettivi della Fillea Cgil per la prossima stagione di rinnovi contrattuali' e' il titolo dell'evento, che intende riflettere sulle prospettive di un settore che, dopo quindici anni di crescita, a partire dal 2009 e' entrato nel tunnel di una crisi profonda e drammatica, la piu' grave dal dopoguerra: crollo degli investimenti, fatturato ai minimi storici, perdita di oltre 400mila posti di lavoro, crescita di illegalita', elusione ed evasione contributiva e fiscale, irregolarita' e lavoro nero (stime Fillea parlano di oltre 300mila lavoratori irregolari, a nero totale e sotto caporali), chiusura di migliaia di imprese, una sempre piu' invadente e massiccia presenza nel settore e nel sistema degli appalti delle economie 'opache' e criminali. E proprio il settore delle costruzioni, da sempre utilizzato in tempo di crisi come volano per la ripresa per la sua funzione anticiclica, e' quello che in Italia ha pagato il prezzo piu' salato, a causa di una sua strutturale fragilita', tra frammentazione e nanismo di impresa, e di scelte di politica economica dell'Europa e dei governi italiani, giudicate dagli edili della Cgil sbagliate e inadeguate.