Siena, 14 mag. - (Adnkronos) - Se e' vero che le mezze stagioni non esistono piu', e' vero anche che, quando si tratta di viaggiare, che sia inverno o primavera, estate o autunno, poco importa. L'importante e' avere la possibilita', una volta raggiunta la meta, di soddisfare le proprie passioni personali, per i vini e la buona cucina, per la cultura o la natura, ma anche per l'arte, la musica o il cinema, e meglio se piu' di una nella stessa volta. Ecco perche', anche nel mondo di Bacco, sottolinea un articolo di Winenews, inizia a farsi strada la formula del Festival, che sempre piu' piace anche ai wine lovers, perche' riesce a mettere insieme il vino con eventi di ogni tipo, in un unico cartellone cui fanno da sfondo un territorio e tutte le sue diverse location. Proprio tra cantine e paesaggi vitati, ma anche castelli, ville e abbazie, e' uno dei territori del vino piu' famosi ad aprire le sue porte, da sempre meta di eccellenza dei turisti di tutto il mondo, che lo hanno perfino ribattezzato, con un termine ormai entrato a far parte del lessico di ogni viaggiatore: il "Chiantishire", pioniere dell'enoturismo in Italia, ma dove da sempre si sperimentano nuove formule per conquistare gli eno-appassionati, come "Classico e"' (25 maggio-3 giugno; www.classico-e.it), la kermesse con cui il Consorzio del Chianti Classico chiama a raccolta i suoi wine lovers direttamente nel territorio, un vero e proprio festival con il Gallo Nero protagonista, ma non solo. Questo perche' in un territorio come quello del Chianti Classico, in ogni momento dell'anno e' possibile assaggiare grandi vini - con eventi ad hoc piu' istituzionali ma anche altri dedicati al grande pubblico - e visitare cantine, ma, soprattutto, c'e' sempre una mostra da non perdere, un convegno a cui partecipare, un rassegna musicale a cui assistere. Quasi che l'andar per cantine a degustare le proprie etichette preferite sia una formula ormai "superata". (segue)