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Petrolio: ultimatum De Filippo, piu' lavoro in Basilicata o dobbiamo cambiare linea

domenica 29 aprile 2012

2' di lettura

Potenza, 27 apr. - (Adnkronos) - Piu' lavoro in Basilicata dai giacimenti petroliferi: e' quanto ha scritto in sintesi il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, in una lettera inviata all'ad Eni, Paolo Scaroni. L'iniziativa scaturisce dall'incontro avuto oggi dal governatore con il sindaco di Viggiano, Giuseppe Alberti, e una delegazione di disoccupati della Val d'Agri, l'area interna della Basilicata che e' il fulcro dell'estrazione dell'Eni. I disoccupati, che hanno costituito anche un comitato di lotta, lamentano "le scarse opportunita' di lavoro in Val d'Agri derivanti dal petrolio, non perche' l'industria petrolifera non crei occupazione ma perche' le societa' non assumono manodopera locale". "Anche nello sforzo responsabile che la Basilicata offre al Paese in materia energetica, e' imprescindibile che chi vive i disagi abbia anche le opportunita', a partire da quelle occupazionali", e' il passaggio fondamentale della nota per sollecitare attenzione e garanzie occupazionali per i lavoratori della Val d'Agri. Le stesse garanzie la Regione intende ottenerle con il contratto di sito con le compagnie petrolifere e i sindacati, a cui si sta lavorando. "Il ministro Passera - ha detto De Filippo - ha affermato che il rilancio degli idrocarburi porterebbe 25 mila posti di lavoro in Italia e l'aumento dello 0,5 per cento del Pil del Paese. In Basilicata la questione petrolio e' arrivata a un punto di snodo. Il greggio dei nostri giacimenti deve garantire reali benefici al territorio. Il Memorandum e' un impegno a mettere in campo azioni straordinarie perche' si creino, in questo momento di grandissima difficolta', condizioni di crescita per la Basilicata nel rispetto del benessere delle comunita' e dell'ambiente. O tutto questo si verifica o dovremo rivedere la partita del petrolio in Basilicata. E quindi - ha concluso il governatore lucano - bene farebbero le compagnie e le imprese interessate a raccogliere, una volta per tutte, il grido di dolore che sale dal territorio".

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