CATEGORIE

Smart Working 2020, l'indagine nazionale: capire il presente per progettare il futuro

martedì 23 giugno 2020

2' di lettura

Com’è stato per milioni di lavoratori italiani lavorare in smart working in questi ultimi mesi, quali gli aspetti positivi o problematici in termini di benessere fisico, sociale e psicologico, quali le resistenze culturali o le inedite aperture attivate, in quali situazioni il lavoro agile funziona e dove delude? Oggi, che la sfida dell’innovazione è stata accolta anche dal nostro Paese, servono riscontri precisi.

Così, è direttamente ai lavoratori, sia pubblici sia privati, che sono stati posti i quesiti e sono le loro risposte a dare un senso di novità all’Indagine nazionale sullo smart working 2020: capire il presente per progettare il futuro. Promossa dall’associazione datoriale Cifa, dal sindacato Confsal e dal fondo interprofessionale Fonarcom e realizzata dal Centro studi InContra, nell’ambito dell’iniziativa #IlLavoroContinua, la ricerca verrà presentata domani 24 giugno, alle ore 14,30, sulla piattaforma www.illavorocontinua.it.

In definitiva, i risultati sembrano confermare il fatto che lo smart working ha davvero aperto non solo a un percorso di trasformazione organizzativa ma anche a un nuovo modo di lavorare basato sulla fiducia e sulla collaborazione. Ne deriva che favorire flessibilità, responsabilizzazione e autonomia significa favorisce anche una trasformazione del lavoratore, non più “dipendente” - cioè valutato in base al tempo di lavoro svolto – ma “professionista”, e quindi valutato in base ai risultati ottenuti. Ai lavoratori, dice l’indagine, questa svolta piace.

A discutere di tutto questo domani saranno: Andrea Cafà, presidente di CIFA e di FonARCom; Salvatore Vigorini, consulente del Lavoro e presidente Centro studi InContra; Cesare Damiano, componente Cda INAIL; Rosario De Luca, presidente Fondazione studi Consulenti del Lavoro; Vincenzo Silvestri, presidente Fondazione Consulenti per il Lavoro, Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale Confsal.

tag
smart working
istituto serafico

La comunicazione dell'ad Viale Mazzini, "amianto superiore ai limiti": la Rai estende lo smart-working

Ma per piacere Roberto Gualtieri, la "trovata" per combattere il traffico: lavorare da casa

Un prezzo alto Smart working, dal diabete alle trombosi: i danni alla salute

Ti potrebbero interessare

Viale Mazzini, "amianto superiore ai limiti": la Rai estende lo smart-working

Roberto Gualtieri, la "trovata" per combattere il traffico: lavorare da casa

Francesco Storace

Smart working, dal diabete alle trombosi: i danni alla salute

Luca Puccini

Smart working, tutto finito: si torna alla legge pre Covid, cosa cambia da oggi

Auto, lusso, olio d'oliva: ecco chi non teme i dazi

Una sciagura. Il male assoluto. L’apocalisse. E chi l’ha detto? I dazi non piacciono a nessuno, sia chiaro, ...
Massimo Sanvito

Daniele Capezzone, il "capolavoro" del Fatto: cosa s'inventano sull'ebreo aggredito all'Autogrill

Eccoci ad "Occhio al caffè", la rassegna stampa politicamente scorrettissima curata da Daniele Capezzon...

Dazi, "basta gabelle interne": si schiera il fronte delle imprese

La preoccupazione resta, ma il pensiero è già a come ridurre il danno. E allora arrivano le proposte: comp...
Elisa Calessi

Export italiano, più 6% a giugno: gufi zittiti

A giugno il commercio tra l’Italia e i Paesi extra Ue è tornato a crescere. A dispetto delle previsioni fun...
Attilio Barbieri