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Bollo auto, cambia tutto sui pagamenti: ecco tutte le nuove regole

martedì 1 luglio 2025

2' di lettura

Bollo auto? Cambia tutto. Con l’approvazione del 17° decreto attuativo della riforma fiscale, dal primo gennaio 2026 il tributo automobilistico diventa di esclusiva competenza delle Regioni. Ecco allora cosa cambia. Per prima cosa il bollo sarà solo in un’unica soluzione annuale. Più nel dettaglio, per i veicoli immatricolati dal primo gennaio 2026, scompare la rateizzazione: niente più scadenze multiple mensili, semestrali o quadrimestrali. Il bollo va pagato in un’unica soluzione, entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di prima immatricolazione, e ogni anno si ripeterà nello stesso mese. E ancora, la tassa va solo alla regione di residenza. Così facendo il bollo torna a essere un tributo esclusivamente regionale.

Ecco allora che deve essere versato solo alla regione dove il contribuente è residente. Le regioni avranno quindi piena autonomia su aliquote, esenzioni e tempistiche. Poi, per i nuovi veicoli, spariscono le scadenze standard: la data del bollo diventa personale e ancorata alla data di prima immatricolazione. Solo per i veicoli pre-2026, si conserveranno le vecchie regole, a meno che le Regioni non decidano diversamente.

In arrivo anche la novità più controversa, ossia i veicoli con fermo amministrativo. Fino ad oggi, infatti, erano esentati dal bollo grazie a una sentenza della Consulta (n.?47/2017): l’auto in fermo non pagava. Dal 2026, anche questi mezzi dovranno versare la tassa, eliminando ogni distinzione tra fermo amministrativo e fiscale. E anche chi acquista un’auto usata dovrà pagare il bollo a favore del proprietario che risulta al PRA il primo giorno del periodo tributario, indipendentemente dalla data effettiva del passaggio di proprietà.

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