“L’Italia ottiene una promozione da Fitch: la conferma che il percorso del nostro governo è quello giusto. Conti in ordine, responsabilità nelle scelte di bilancio, l'economia che si rafforza grazie all'aumento dell'occupazione: questi non sono slogan, ma risultati concreti”. Con queste parole, affidate a un comunicato diffuso nella prima mattinata di sabato 20 settembre, Giorgia Meloni ha accolto la notizia arrivata nella tarda serata di venerdì 19: Fitch ha alzato il rating dell’Italia da BBB a BBB+, con outlook stabile.
Un passo avanti di rilievo per il Paese, una decisione, quella del colosso del rating, che testimonia come la linea dell'esecutivo stia producendo effetti concreti e riconoscibili a livello economico e anche a livello internazionale. “È un chiaro segnale di fiducia dai mercati internazionali: stabilità politica, politiche economiche credibili e sostegno a chi crea lavoro e ricchezza stanno dando i loro frutti – ha aggiunto il premier –. Siamo consapevoli delle sfide che ci attendono (crescita, debito, sostenibilità) ma oggi possiamo guardare avanti con orgoglio: il nostro impegno viene riconosciuto, e questo ci dà ulteriore forza per fare sempre di più, per l’Italia e le sue famiglie”, ha concluso il presidente del Consiglio.
Nel report, Fitch ha spiegato che la revisione al rialzo riflette una “maggiore fiducia nella traiettoria di bilancio” dell’Italia, “sostenuta da una crescente prudenza fiscale e da un forte impegno a raggiungere gli obiettivi previsti a breve e medio termine del nuovo quadro di bilancio dell’Ue”. L’agenzia ha sottolineato inoltre come “un contesto politico stabile, il continuo slancio riformatore e la riduzione degli squilibri esterni migliorano ulteriormente gli indicatori di credito dell’Italia”.
Sul piano delle prospettive, l’agenzia stima un deficit in graduale riduzione tra il 2025 e il 2027, con un disavanzo al 3,1% del Pil già nel 2024. Quanto al debito, pur prevedendone un incremento al 137,6% nel 2026 – anche a causa degli aggiustamenti legati al superbonus – Fitch sottolinea che i rischi in termini di finanziamento e sostenibilità sono destinati a diminuire. Ovvia soddisfazione anche dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che ha commentato: “Tanto studio, tanto lavoro. Serio e riservato. Abbiamo riportato l’Italia sulla giusta strada”, ha rimarcato con orgglio Giorgetti.