Dovrebbe essere "europeisticamente" imparziale, ma ormai (come nel caso degli sconfinamenti della gendarmerie su suolo italiano) abbiamo capito come il commissario Ue Pierre Moscovici parteggi sempre e comunque per la Francia, soprattutto se può prendersela con les italiens. Così, non poteva certo tapparsi la bocca sugli attacchi di Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista circa lo sfruttamento coloniale che ancora oggi Parigi imporrebbe ad alcuni Paesi africani, rendendosi così corresponsabile della miseria di quei Paesi e dunque delle migrazioni di massa verso l'Europa. E al solito, Moscovici non ha certo usato parole felpate nei confronti dei due grillini: "Alcune dichiarazioni vengono fatte per uso nazionale, somigliano a provocazioni, perché il contenuto è vuoto o irresponsabile, per cui è preferibile evitare di cedere alla provocazione".