A voler essere maliziosi.... È un caso l'annuncio del ritiro delle truppe italiane dall'Afghanistan fatto oggi dalla ministra della Difesa Elisabetta Trenta. Perché non tutto il governo pare allineato e, anzi, definisce quella della Trenta "solo una valutazione da parte del ministro di competenza", fanno sapere fonti della Lega. Oltretutto, l'annuncio è stato dato dalla ministra grillina mentre il collega agli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, si trovava in visita a Gerusalemme. E interpellato al riguardo, il numero uno della Farnesina è apparso all'oscuro della faccenda: "Lo apprendo adesso che lo avrebbe detto oggi. Non ne ha certo parlato con me" ha spiegato secco. Insomma, quello della Trenta appare tanto come uno scatto di protagonismo. "Facciamo quel che serve per riportare pace e stabilità. Al momento, nessuna decisione è stata presa". Lggi anche: Afghanistan, la Trenta annuncia il ritiro delle truppe italiane Al centro di tutto, le voci su un accordo di pace in Afghanistan che avrebbero trovato dopo sei giorni di colloqui in Qatar gli Stati Uniti e i talebani. Un'intesa di principio trapelata già lo scorsso sabato e confermata dall'inviato deli Stati Uniti per l'Afghanistan, Zalmay Khalilzad, in un'intervista al New York Times. Secondo quanto spiegato da Khalilzad, i talebani si impegnano a impedire che l'Afghanistan "diventi una piattaforma per gruppi terroristici internazionali" come l'Isis o al Qaeda. In cambio, gli americani si impegnano a ritirare le truppe dal Paese: il tutto sempre dopo che si saranno stati ulteriori negoziati diretti tra i talebani e il governo di Kabul.