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Jean-Claude Juncker, disastro in Lussemburgo: il suo partito europeista al minimo storico

di Caterina Spinelli domenica 21 ottobre 2018

2' di lettura

Si mette male per i cristiano-democratici dell'ex premier, Jean-Claude Juncker, che alle elezioni di ieri, 14 ottobre, in Lussemburgo restano ugualmente primo partito, ma si aggiudicano solo il 28%. Il peggior risultato di sempre per il Csv, che potrebbe non vedersi confermare la guida del Granducato. Infatti, 23 seggi su 60 potrebbero essere pochi. A fare compagnia allo sconfitto presidente della Commissione europea, anche i liberali del partito democratico, capitanati dal premier uscente Xavier Bettel, che hanno raggiunto il 16,6%, con loro calano gli alleati socialisti (16%) e crescono i Verdi (15%). Una cosa però è certa: per governare il Granducato servirà una coalizione e un ruolo potrebbero proprio averlo i partiti minori come i populisti dell'Adr (9%), i Piraten e la Sinistra. Alle urne erano chiamati solo 256mila elettori, poco meno del 43% della popolazione di un Paese dove quasi la metà degli abitanti (il 48%) è straniera. Stessa cosa potrebbe capitare in Baviera, se le proiezioni saranno confermate, la Csu (Unione cristiano-democratici) di Horst Seehofer avrà perso la maggioranza e dovrà rinunciare, per la seconda volta nella storia del dopoguerra, al governo monocolore. Secondo i primi dati, infatti, il Csu raggiunge il 37,4% e perde oltre dodici punti rispetto a 4 anni fa. Uno schiaffo ad Angela Merkel che vede il proprio alleato crollare a picco alle urne. L'unica soluzione sarebbe dunque la cosiddetta "coalizione bavarese": se i Freieheitlichen Waehler, il partito conservatore locale, dovesse essere confermato all'11,5%, la Csu cercherà un'alleanza con loro. Se anche con questi i seggi non bastassero, potrebbero esserci i liberali della Fdp, che nelle prime proiezioni raggiungono il 5%. In tutto ciò l'attuale governatore della Baviera, Markus Soeder (Csu), spera di salvarsi la poltrona. A portare, invece, a casa la vittoria morale sono i Verdi che raggiungono il 17,7%, un risultato storico per il partito, mentre l'Afd arriva all'10,2% e si assicura l'ingresso nel parlamentino regionale. Bruciante sconfitta è quella della Spd che cala arrivando addirittura al 9,6%. Leggi anche: Elezioni in Baviera, schiaffo per Angela Merkel

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