Tutti, o quasi, contro il governo gialloverde. Così a sostenere l'esecutivo ci hanno pensato niente di meno che gli Stati Uniti di Donald Trump. "L'attuale governo in Italia è la quintessenza della democrazia in azione. Al di là di come ognuno di noi la pensi, le ultime elezioni in Italia hanno dimostrato che il popolo ha parlato. Questa è la democrazia", ha detto l'ambasciatore statunitense Lewis Eisenberg durante il forum organizzato dall'agenzia Ansa a Roma. Il delegato a stelle e strisce ha anche svelato "una chimica e una comprensione reciproca evidente" tra il presidente americano e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. "Stati Uniti e Italia hanno in comune l'impegno per la democrazia", ha affermato, rimarcando "le forti relazioni bilaterali tra i due paesi". Leggi anche: Lega e M5s, l'asse con Trump per scongiurare lo spread Questo feeling non è una novità: i due capi di Stato, già durante il pranzo di lavoro organizzato dalle Nazioni Unite a New York, erano rimasti a lungo a parlare della situazione in Libia e dell'emergenza immigrazione nel Mar Mediterraneo. "Da Trump - aveva poi riferito Conte - c'è la massima attenzione per quanto sta succedendo in Europa". Non a caso l'ex braccio destro del tycoon, Steve Bannon, è giunto in Italia per dare vita a un partito populista candidato per le elezioni europee del 2019. Leggi anche: Conte e Trump amici, a unirli Libia, migranti e commercio Uno vero e proprio schiaffo, quello degli Stati Uniti, a quell'Europa che da giorni rema contro il nostro paese: da Jean-Claude Juncker a Pierre Moscovici fino a Valdis Dombrovskis. Tutti contrari al deficit del 2,4% deciso dai vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio e al decreto Sicurezza voluto dal Viminale.