CATEGORIE

Corea del Nord, Edward Luttwak estremo: "Bombardare subito, anche se Kim Jong-un può fare una strage"

di Andrea Tempestini domenica 14 gennaio 2018

2' di lettura

"È ora di bombardare la Corea del Nord". Parola del politologo Edward Luttwak, che sul destino da riservare a Kim Jong-un e al regime comunista non ha dubbi. La sua ricetta guerrafondaia viene snocciolata in un articolo pubblicato su Foreign Policy, dove premette: "Nonostante i recenti colloqui con il Sud, Pyongyang continuerà ad avanzare nel suo obiettivo di ottenere un arsenale nucleare, avendo già testato l'atomica nell'ottobre 2006, nel maggio 2009, nel febbraio 2013, nel gennaio 2016, nel settembre 2016 e nel settembre 2017". Dunque, senza troppi giri di parole, Luttwak passa alla conclusione: "Ognuno di questi test sarebbe stato per gli Usa un'eccellente occasione per fare ciò che Israele fece in Iraq nel 1981 e in Siria nel 2007: effettuare raid con bombe convenzionali per negare il possesso dell'atomica a quei regimi che non dovrebbero nemmeno avere armi convenzionali. Fortunatamente c'è ancora tempo per lanciare un attacco di questo tipo". Leggi anche: Corea del Nord, il tragico errore dell'intelligence Usa Secondo il politologo, non bisogna credere a Pyongyang e non bisogna assolutamente contare nei progressi per quel che riguarda i colloqui tra Corea del Nord e Corea del Sud. Per Luttwak, Seul concederà ingenti prestiti a Pyongyang, rendendo così inefficaci le sanzioni imposte da Usa e Onu: Seul, insomma, come minaccia per l'Occidente, seppur indiretta. E ancora, sempre secondo il politologo, il regime continuerà con il suo programma atomico: dunque meglio attaccare prima che sia troppo tardi. "I motivi per non attaccare non sono sufficienti", sottolinea per poi passare in rassegna - e confutare - le tesi di chi è contrario all'attacco. Che sono quattro: la prima, il regime ha già a disposizione testate miniaturizzate montate su missili balistici con cui contrattaccare; la seconda, una rappresaglia immediata con l'artiglieria convenzionale dal confine potrebbe fare una strage a Seul; la terza, un attacco lampo rischia di non colpire tutti i bersagli; la quarta, la Corea del Nord è protetta dalla Cina, che potrebbe avere una dura reazione all'attacco. Luttwak, pur riconoscendo la fondatezza delle quattro argomentazioni, sottolinea che nessuna di queste è sufficiente per non premere il dito sul metaforico grilletto e attaccare la Corea del Nord. Secondo l'analista, l'obiettivo principale è che Pyongyang e Kim Jong-un non proseguano il programma nucleare, diventando così una minaccia planetaria sempre più difficile da gestire e da arginare. Insomma, ancora una volta Luttwak sposta in toto le posizioni del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha più volte ribadito: "Il dialogo non è la risposta".

tag
corea del nord
edward luttwak
kim jong un
pyongyang
corea del sud
seul
donald trump
stati uniti

Parole chiare "Ecco come sta davvero Trump": parla il medico del presidente

Il braccio di ferro La trattativa Stati Uniti-Europa va avanti ma la sinistra sbraita

Il caso Trump, fango del Wsj: la lettera "oscena" a Epstein per suoi 50 anni

Ti potrebbero interessare

"Ecco come sta davvero Trump": parla il medico del presidente

La trattativa Stati Uniti-Europa va avanti ma la sinistra sbraita

Elisa Calessi

Trump, fango del Wsj: la lettera "oscena" a Epstein per suoi 50 anni

Corea del Sud, forti piogge e alluvioni: 4 morti e 1300 evacuati

Air India, la voce inquietante sul comandante: "Depresso"

L’incidente del Boeing 787 Dreamliner di Air India, precipitato il 12 giugno a pochi secondi dal decollo da Ahmeda...

"Ecco come sta davvero Trump": parla il medico del presidente

Donald Trump soffre di una insufficienza venosa cronica alle gambe: la portavoce della Casa Bianca è stata costr...

Namur, bimbo di 15 mesi muore in auto sotto il sole: dov'era il papà

A Namur, in Belgio, un bambino di 15 mesi è morto per ipertermia dopo essere stato dimenticato per ore in un&rsqu...

I ladri entrano in casa, poi arriva Platini: finisce male

Furto con scasso a casa di Michel Platini a Cassis, vicino alle Bocche del Rodano. L’ex stella della Juventus ed e...