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Dopo Volkswagen, Opel finisce sotto accusa: i sospetti sulla Zafira

di Lucia Esposito domenica 25 ottobre 2015

2' di lettura

L’associazione tedesca per l’ambiente e la tutela dei consumatori Deutsche Umwelthilfe (Duh) ha accusato Opel per le emissioni inquinanti della Zafira, che sarebbero significativamente sopra al tetto consentito. Come riposta lo Spiegel onilne, il test è stato commissionato dall’associazione a un laboratorio indipendente in Svizzera, che ha provato un Zafira con motore 1.6 litri diesel. Dalla prova emergerebbe che, a seconda del metodo di misurazione di ossido di azoto, le emissioni possono arrivare fino a 17 volte il limite consentito per un Euro 6.  A darne notizia è stato il responsabile nazionale di Duh, Juergen Resch, in conferenza stampa. I risultati mostrerebbero parallelismi con il caso Volkswagen. "Le accuse sono chiaramente false e infondate", ha detto un portavoce della società. Opel, a cui non sono stati resi disponibili i risultati dei test, ha detto di aver effettuato lo stesso test dopo la prima richiesta dell’organizzazione non governativa, ottenendo risultati conformi alla legge. La difesa - Su tutte le vetture Opel non c’è alcun dispositivo che rilevi che il veicolo stia eseguendo un test sulle emissioni. Così, in una nota, la casa automobilistica tedesca "respinge con grande determinazione" le accude.  "Non riteniamo corretto che Deutsche Umwelthilfe faccia determinate illazioni senza rivelare i presunti risultati, nonostante le nostre ripetute richieste di poterli consultare". La casa automobilistica, controllata da General Motors, riferisce come dopo aver ricevuto la comunicazione da parte di Deutsche Umwelthilfe,  i suoi ingegneri "hanno subito messo un veicolo corrispondente (una Zafira con motore diesel 1.6 litri Euro 6) sul banco prove e hanno condotto ulteriori test seguendo il protocollo secondo le norme applicabili: sul banco prove con due rulli e su quello con quattro  rulli". - Il risultato - si evidenzia nella nota diffusa dalla casa tedesca- è stato che i valori rispettano i limiti di legge sia quando l’esame viene condotto sulle due ruote sia quando viene condotto sulle quattro ruote. "Questo - sottolinea Opel - è l’unico risultato che è lecito attendersi, dato che il movimento delle ruote posteriori non esercita alcuna influenza sui sistemi di emissione". 

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