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Emma Bonino si rifiuta d'indossare il velo a Teheran

Il ministro degli Esteri in visita nella capitale iraniana vuole scendere dall'aereo con il viso scoperto. L'omologo Zarif però non cede
di Serena Cirini venerdì 31 gennaio 2014

1' di lettura

Velata o non velata? Questo è il problema. Ad arrovellarsi sulla versione islamica del celebre dilemma amletico è Emma Bonino. Atterrata a Teheran, nella terra degli ayatollah, la ministra si è rifiutata di coprirsi il capo prima di scendere dall'aereo. O, meglio, ha provato a farlo. Le cose sono andate più o meno così. Il resoconto dell'accaduto è apparso sul sito Jahan news. L'aereo della Bonino era atterrato da pochi minuti, quando il capo del protocollo iraniano è salito a bordo del velivolo per consegnare i veli d'ordinanza a lei e alle sue collaboratrici. La Bonino si è detta esterrefatta per la richiesta (la stessa che, per altro, viene fatta a tutte le donne che si recano in Iran per turismo) e non ha voluto sentire ragioni.  L'uomo, incerto sul dà farsi, ha allora telefonato al ministro Mohammed Javad Zarif per spiegargli la situazione. Questo, senza troppi giri di parole, ha risposto: "Le diamo un quarto d’ora di tempo per coprirsi la testa sennò può dire al pilota dall’aereo di tornarsene a Roma”. Pare allora che la Bonino si sia presa un quarto d'ora per smaltire la rabbia, fumando una sigaretta dopo l'altra. Infine, la resa e la discesa con il velo in testa. Incidente diplomatico sfiorato, orgoglio femminista "disinnescato".

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