Islamabad, 18 feb. - (Adnkronos/Aki) - Gli sciiti pakistani si sono rifiutati di seppellire le 81 vittime dell'attentato che ha colpito sabato la loro comunita' a Karachi, dando vita a manifestazioni di piazza in tutto il Paese per chiedere maggiore tutela. In particolare, oltre quattromila donne hanno iniziato un sit-in a Quetta in ricordo degli 81 morti, tra cui nove donne e due bambine di sette e nove anni. Le donne hanno bloccato le strade e si sono rifiutate di seppellire i morti fino a quando le autorita' non agiranno contro gli estremisti responsabili dell'attentato, che ha anche portato anche al ferimento di 178 persone, ha spiegato il leader sciita Qayyum Changezi. La bomba, che conteneva circa una tonnellata di esplosivo, e' saltata in aria sabato sera in un mercato affollato della citta' di Hazara, a maggioranza sciita. E' il secondo attentato mortale in citta' in un mese. Anche qui, oggi, prosegue il sit-in di protesta. Manifestazioni simili sono in corso in diverse altre localita' nel Paese. A Karachi i commercianti e gli autisti di mezzi pubblici hanno incrociato le braccia rispondendo alla richiesta di esponenti sciiti di scioperare. Chiuse anche le scuole, mentre il traffico e la presenza negli uffici pubblici sono limitati.