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Indignati contro il governo RajoyNotte di scontri a Madrid

Diecimila persone sono scese in piazza per chiedere le dimissioni di tutti i parlamentari
di Nicoletta Orlandi Posti domenica 30 settembre 2012

2' di lettura

  Si è concluso con un bilancio di 64 feriti e 35 arresti la manifestazione di protesta di migliaia di 'indignados' ieri sera a Madrid. Migliaia di persone si erano concentrate dinanzi al Congresso dei deputati spagnoli per denunciare "il sequestro della democrazia" e i tagli decisi dalle politiche di austerity del governo. Gli organizzatori volevano avvicinarsi alla 'camera bassa' del Parlamento, riunita in seduta plenaria. Nei momenti di maggiore tensione la polizia ha caricato i manifestanti e sparato proiettili di gomma nella centralissima piazza di Nettuno. Oggi è prevista una nuova manifestazione alle 19.  Al grido di 'No nos rapresentan!' e 'La voce del popolo non e' fuorilegge', almeno 10mila persone - le autorita' ne hanno stimate 6mila - hanno marciato nel pomeriggio verso ilParlamento per esigere le dimissioni del governo, lo scioglimento delle Camere e l'inizio di un processo costituente. Due i cortei partiti alle 17 da Atocha e da Piazza di Spagna, per confluire alla Carrera de San Jeronimo, protetta dalla vigilia da un triplo cordone di agenti in assetto anti-sommossa e a cavallo e vigilata dall'alto dagli elicotteri. La protesta si è svolta senza incidenti nelle prime ore del pomeriggio. Poi, intorno alle 19,00, le cariche della polizia quando, dalla marea in crescendo, concentrata in plaza Neptuno, si sono sganciati alcuni drappelli di manifestanti per rimuovere le transenne che sbarravano il passaggio alla sede della Camera, riunita in  sessione plenaria. Obiettivo della manifestazione, convocata nelle reti sociali dal coordinamento 25-S, era cingere in maniera simbolica Il Parlamento e "salvare" la sede della sovranità popolare dal "sequestro compiuto dalla Troika e dai mercati finanziari, realizzato in collaborazione con la maggioranza dei partiti politici". Gli organizzatori avevano diffuso un manuale di "resistenza pacifica", con l'indicazione dei commissariati di zona e gli avvocati di guardia, ai quali rivolgersi in caso di scontri e fermi. La prefettura aveva autorizzato la manifestazione fino alle 21,30, ma l'intenzione dei manifestanti era di non muoversi "fino a quando non sarà andato via anche l'ultimo dei deputati". Nel cuore della notte, però sono stati sgombrati.  

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