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Afghanistan, "talebani entrati a Kabul da tutti i lati" e la Farnesina richiama gli italiani: "Rientrate"

Dopo 20 anni di missione internazionale in Afghanistan, il Paese è tornato sotto il controllo dei talebani. Stando alle indiscrezioni fatte circolare dalla Reuters anche la capitale Kabul starebbe tornando in queste ore nelle mani delle forze di opposizione. I talebani si sono impossessati anche di Jalalabad - l'ultima grande città al di fuori di Kabul controllata dal governo centrale sempre più isolato - tagliando fuori la capitale a est e rafforzando il loro controllo sulla nazione, mentre decine di migliaia di persone fuggono dalla loro rapida avanzata. Il crollo di Jalalabad lascia al governo centrale afghano il controllo solo di Kabul e di altri sette capoluoghi di provincia sui 34 del Paese. In un'offensiva nazionale durata poco più di una settimana, i talebani hanno sconfitto, cooptato o messo in fuga le forze di sicurezza afghane da vaste aree del paese. Anche il presidente Ashraf Ghani, che ieri ha parlato alla nazione per la prima volta dall'inizio dell'offensiva, appare sempre più isolato.

 

"I talebani sono entrati nella capitale da tutti i lati", è quanto riportato da Reuters e pronunciato dal ministro degli Interni afghano. Kabul sarebbe dunque ufficialmente sotto controllo delle forze di opposizione. Intanto alla luce del deterioramento delle condizioni di sicurezza in Afghanistan la Farnesina ha invitato gli italiani a lasciare il Paese con un volo di rientro predisposto per i nostri connazionali.

"Gentile connazionale, facendo seguito agli inviti formulati a lasciare il Paese, le comunichiamo che, visto il grave deterioramento delle condizioni di sicurezza, viene messo a disposizione dei cittadini italiani un volo dell’Aereonautica Militare nella giornata di domani 15 agosto alle ore 21.30 circa dall’aeroporto di Kabul. Le formuliamo l’invito a lasciare il Paese con questo mezzo” si legge nella mail mandata dall’ambasciata di Kabul ai connazionali. Nel frattempo i talebani hanno fatto sapere che "la vita, la proprietà e la dignità di nessuno saranno danneggiate e la vita dei cittadini della città non sarà a rischio". Issata la bandiera nella zona dell'Università. Iniziate le operazioni per il rientro in Italia del personale dell'ambasciata.