"Virus e batteri sconosciuti resistenti agli antibiotici e scorie nucleari sepolte dalla Guerra fredda. La materia imprigionata nell'Artico è una bomba inquinante e pericolosa ancor più del coronavirus, pronta a sprigionarsi con la fusione dei ghiacci causata dall'innalzamento delle temperature". Lo svela un dossier di cui ne parla la Stampa. Se la Terra si surriscalda, la criosfera si scongela e collassa. Gli scienziati avvertono che i rischi ambientali per le specie viventi saranno devastanti.
Greenpeace: attivista, continueremo lotta a esplorazioni petrolifere nell'Artico
Helsinki, 27 dic. - (Adnkronos/Dpa) - Greenpeace continuerà il suo impegno contro le esplorazioni petrolifere nell'Artic...C'è un altro effetto che agita i climatologi, ed è lo scongelamento del permafrost, il pavimento di terra e rocce che fa da collante alla superficie terrestre e si mantiene a zero gradi o meno: contiene materiali biologici, chimici e radioattivi sequestrati per decine o addirittura centinaia di migliaia di anni e pronti per essere liberati. Uno studio sul permafrost artico dimostra il pericolo a cui andiamo incontro provocando lo scioglimento del permafrost. Quando i componenti imprigionati nei ghiacci rientrano nell'ambiente "hanno il potenziale di mandare in tilt l'ecosistema, ridurre la fauna della calotta artica e mettere in pericolo la salute umana".
Greenpeace, liberato l'attivista italiano
Libertà su cauzione per Cristian D'Alessandro, l'attivista italiano di Greenpeace da due mesi detenuto in Russia, ma l'a...L'Artico che si scongela potrebbe causare la diffusione di scorie nucleari, virus sconosciuti e batteri resistenti agli antibiotici. Dentro la calotta artica sotto zero si nascondono rifiuti radioattivi di sottomarini e reattori nucleari della Guerra Fredda. Il governo russo ha lanciato sì un piano di bonifica, ma gli studi oggi rilevano che l'area contiene sostanze radioattive come cesio e plutonio tra i sedimenti sottomarini. Inoltre, più di 100 microrganismi nel permafrost siberiano sono resistenti agli antibiotici. "E' possibile che questi si mescolino con l'acqua di fusione e creino nuovi ceppi di batteri diversi dagli esistenti che resistono agli antidoti conosciuti".