Crisi Ucraina

Putin e Biden, il primo contatto è finito male. Dalla Russia: "Gli Usa hanno bisogno di una guerra"

Si inasprisce sempre di più il rapporto "a distanza" tra Russia e Stati Uniti. Con gli americani convinti che Putin ordinerà presto l'invasione dell'Ucraina e i russi che invece continuano a smentire. Lo conferma il fatto che poco fa il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov abbia avuto un colloquio telefonico non proprio positivo col segretario di Stato americano Antony Blinken: "Gli Stati Uniti e la Ue hanno 'ignorato' le richieste della Russia sulla sicurezza", ha fatto sapere in una nota. Per Lavrov le affermazioni di Washington secondo cui Mosca vuole invadere l’Ucraina sono delle "provocazioni" e un modo di fare "propaganda" anti-russa.

Intanto prosegue il ritiro delle popolazioni straniere e del personale diplomatico dall'Ucraina. L'evacuazione sarebbe stata ordinata non solo dagli Stati Uniti ma anche da Mosca, anche se i russi hanno già smentito. A preoccupare, poi, è anche il fatto che la Russia - riporta la Tv americana, citata dall'Huffpost - avrebbe già schierato ai confini con l'Ucraina quasi 100 dei 168 gruppi tattici di battaglione dell'esercito, composti da 800 a 900 soldati ciascuno.

 

"Se la Russia è veramente interessata a risolvere questa crisi attraverso la diplomazia e il dialogo, siamo pronti a farlo anche noi", ha detto il segretario di Stato americano Blinken, aggiungendo poi di essere pronti a imporre delle dure sanzioni alla Russia in caso di invasione. Stizzita la risposta della portavoce del ministero degli esteri russo, Maria Zakharov: "L'isteria della Casa Bianca parla chiaro: gli anglosassoni hanno bisogno di una guerra. Ad ogni costo. Provocazioni, disinformazione e minacce sono il metodo preferito per risolvere i propri problemi".