Minuto per minuto

Ucraina, la guerra in diretta. Biden al telefono coi leader europei. Zelensky: l'accordo con Mosca sottoposto a referendum. Il Cremlino richiama ambasciatore Usa

Ventiseisimo giorno di guerra in Ucraina. Tra poche ore, il colloquio telefonico tra Biden, Draghi, Macron, Scholz e Johnson potrebbe segnare una svolta dal punto di vista diplomatico, mentre la Svizzera si è proposta per ospitare i negoziati tra Mosca e Kiev. Sul campo però la situazione rimane tragica: un bombardamento a Kiev ha ucciso almeno sei persone durante la notte. Secondo le testimonianze raccolte, sei corpi giacevano questa mattina davanti al centro commerciale "Retroville" nel nord-ovest della capitale. Il luogo è stato colpito da un potentissimo bombardamento che ha polverizzato i veicoli nel parcheggio del centro commerciale e lasciato un cratere del diametro di diversi metri. Intanto a Mariupol scatta la battaglia finale, dopo che il governo Zelensky ha dichiarato che l'Ucraina non "deporrà le armi e non lascerà al nemico la città assediata". "Non si tratta di parlare di resa o di deporre le armi. Ne abbiamo già informato la parte russa", ha detto la vicepremier Iryna Vereshchuk. Precedentemente il ministero della Difesa russo aveva invitato l'Ucraina a "deporre le armi", in nome della salvaguardia degli abitanti e delle infrastrutture della città di Mariupol.  

21.15 L'accusa degli Stati Uniti: "Da Cina solo parole, nessun atto per fermare la guerra"
Gli Stati Uniti punzecchiano la Cina: "E' il Paese con la maggiore influenza sulla Russia quindi potrebbe fare di più per mettere fine alla guerra. Finora non abbiamo visto niente di tutto ciò, abbiamo solo sentito dichiarazioni". Queste le dure parole del portavoce del dipartimento di Stato americano, Ned Price, durante un incontro con la stampa.

Ore 20,05 Zelensky: qualsiasi compromesso con la Russia sarà sottoposto a referendum
Qualsiasi "compromesso" nei negoziati con la Russia sarà sottoposto referendum. Lo ha affermato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. "In particolare, possono essere poste ai voti le garanzie di sicurezza e lo status dei territori temporaneamente occupati delle regioni di Donetsk e Luhansk e della Repubblica autonoma di Crimea".

Ore 19,08 Telefonata di un'ora di Biden con i leader europei
Il presidente americano Joe Biden è stato per circa un'ora al telefono con i leader europei tra i quali Mario Draghi. 

 

Ore 18.45 Zelensky: Non possiamo accettare ultimatum di Mosca"
l presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky, in un'intervista a emittenti europee citata dall'aenzia Unian, ha dichiarato che gli ultimatum della Federazione russa sono inaccettabili per l'Ucraina, possono essere accettati solo in caso di distruzione dell'Ucraina. "L'Ucraina non può accettare gli ultimatum della Federazione russa. Dovremmo essere distrutti perchè i loro ultimatum possano essere soddisfatti", ha rimarcato, "né Kharkiv, né Mariupol, né Kiev, né io, il presidente, possiamo farlo".

Ore 18.13 Mosca: Marina Ovsiannikova in contatto con Gb. Londra nega
Clamoroso botta e risposta fra Mosca e Londra su Marina Ovsiannikova, la giornalista divenuta famosa nel mondo per la clamorosa denuncia della guerra in Ucraina fatta giorni fa durante la trasmissione delle news del primo canale della tv di Stato russa. La donna è stata accusata oggi da Kirill Kleimenov, direttore del telegiornale in cui è avvenuta la protesta, d'aver avuto contatti "con l'ambasciata britannica" in Russia prima d'inscenare la sua protesta. "Non ha alcun rapporto con noi, è solo un'altra bugia spacciata dalla macchina della disinformazione" del Cremlino, ha replicato un portavoce del ministero degli Esteri del governo di Boris Johnson.

Ore 18.10 Mosca richiama ambasciatore Usa
Il ministero degli Esteri russo ha convocato l'ambasciatore americano John Sullivan e gli ha consegnato una nota di protesta contro i commenti "inaccettabili" di Joe Biden sul presidente russo Vladimir Putin, che è stato definito "criminale di guerra" e "dittatore assassino". Lo confermano alcuni media americani, fra i quali Cnbc e l'agenzia Bloomberg. Secondo la Russia, le parole del presidente Usa potrebbero causare una rottura dei rapporti con gli Stati Uniti.

Ore 17.35 Ministro Difesa Ucraina è a Londra per vedere Wallace
"La Russia sta facendo del terrorismo di Stato in Ucraina e attaccherà anche altri Paesi". Così il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov, nel corso di una conferenza stampa a Londra col suo omologo britannico, Ben Wallace. Si è trattato di un blitz non annunciato di Reznikov, il primo dall’inizio dell’invasione da parte delle truppe di Mosca. Oggi il premier britannico Boris Johnson ha manifestato la sua intenzione di fare una visita lampo a Kiev.

Ore 17.08 Pentagono: a Mosca cominciano a mancare missili di precisione
Informazioni di intelligence diffuse dal Pentagono. Con l'invasione dell'Ucraina alla quarta settimana, le forze russe cominciano ad avere "problemi di rifornimento di missili guidati di precisione". È quanto ha spiegato un funzionario del Pentagono alla stampa, secondo quanto riporta la Cnn. Il funzionario ha insistito sulla differenza tra i missili guidati verso target specifici contrapposti a "dumb bomb", le bombe "stupide" non dotate della tecnologia per concentrarsi su un target specifico.

Ore 16.49 Mosca, presidente Duma chiede l'impeachment di Joe Biden
Usa-Russia ai ferri cortissimi. Il presidente della Duma, la camera bassa del parlamento russo, ha chiesto al Congresso degli Stati Uniti di avviare una procedura di impeachment contro il presidente americano Joe Biden. "Le armi inviate a Kiev arrivano in mano a battaglioni neonazisti, come quello di Azov", ha affermato Viacheslav Volodin. "Il Congresso degli Stati Uniti deve porre fine al doppio standard e far sì che Biden renda conto di quanto fatto. Se gli Usa sono uno stato costituzionale, non c'è altra scelta", ha detto Volodin su Telegram, aggiungendo che è una "questione da tribunale dell'Aja". Toni sempre più accesi

Ore 16.35 Mosca: Il centro commerciale bombardato a Kiev era un deposito razzi
L'orrore del giorno è il bombardamento a Kiev di un centro commerciale. Ora, il Cremlino giustifica così l'attacco: "Una batteria di sistemi multipli di lanciamissili e un deposito di munizioni erano nel centro commerciale di Kiev". Lo ha sostenuto il portavoce del ministero della difesa russo Igor Konashenkov, come riporta la Tass. "Nascondendosi dietro i quartieri di abitazione nel sobborgo di Kiev di Vinogradar, le unità nazionaliste ucraine hanno condotto per diversi giorni il fuoco di missili lanciatori multipli contro i militari russi", ha dichiarato Secondo Konashenkov, dunque, il centro commerciale è stato usato come deposito di munizioni e missili.

Ore 16.28 Mosca, continueremo ad usare i missili ipersonici
La Russia continuerà ad usare i missili ipersonici Kinzhal durante l’offensiva in Ucraina. Lo conferma il ministero della Difesa russo citato da Interfax.

Ore 16.16 Draghi sui profoghi: "60mila accolti, risorse subito"
Le risorse necessarie per far fronte all'accoglienza dei profughi in arrivo dall'Ucraina "devono essere erogate subito, perchè il bisogno è ora, non tra settimane. Questa è una cosa molto importante", spiega il premier, Mario Draghi, a Palmanova, a margine della visita all'hub dove vengono stoccati i mezzi e i materiali in partenza per l'Ucraina. Draghi ha aggiunto: "L'accoglienza di quasi 60 mila profughi dall'Ucraina e chissà quanti dopo, sarà una emergenza in cui sarà fondamentale" l'unità tra le istituzioni, governo, regioni e comuni"

Ore 16.00 Kiev chiede impegno alla Cina per risoluzione conflitto
Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, chiede alla Cina di svolgere un "ruolo importante" negli sforzi per risolvere il conflitto tra Kiev e Mosca. "Condividiamo la posizione di Pechino sulla necessità di trovare una soluzione politica alla guerra e chiediamo alla Cina come potenza globale di svolgere un ruolo importante in questo sforzo", ha affermato Kuleba in un tweet.

Ore 15.31 Mosca: relazioni con Usa sull'orlo della rottura
Il Cremlino è sul punto di troncare i legami con gli Stati Uniti. Questa la sintesi del discorso fatto dal Cremlino all'ambasciatore Usa a Mosca, convocato oggi - lunedì 21 marzo - presso il ministero degli Esteri russo. Secondo la Russia i commenti del presidente americano Joe Biden nei confronti di Vladimir Putin sono "inaccettabili". La scorsa settimana Biden aveva definito Putin "un criminale di guerra". Lo riportano le agenzie russe. 

Ore 15.25 Tribunale di Mosca bandisce Facebook e Instagram
Altro passo verso la censura totale. Il tribunale di Mosca ha riconosciuto le attività dei social Instagram e Facebook, di proprietà di Meta Platforms, come estremiste e le ha bandite dalla Russia, riferisce la Tass. La decisione, spiegano, ha effetto immediato.

Ore 15.12 Il macellaio Kadyrov: arrivano altre truppe cecene
Il presidente della Cecenia, il "macellaio" Ramzan Kadyrov, ha annunciato in un video l'invio di nuove unità delle forze di sicurezza in Ucraina. "Migliaia di volontari e agenti delle forze dell'ordine cecene si stanno precipitando in battaglia, ma abbiamo selezionato fra loro i soldati migliori e più motivati. Non abbiamo dubbi che faranno fronte alle loro missioni di combattimento", ha spiegato su Telegram il leader ceceno, celebre per la sua ferocia e al totale servizio di Vladimir Putin

Ore 15.00 Zelensky, il consigliere: negoziati non sono seri
"La Russia non è seria riguardo ai colloqui di pace". Così Alexander Rodnyansky, consigliere del presidente ucraino Zelensky, alla Bbc. Rodnyansky spiega che i colloqui mirano a "intrappolare l'Occidente nel pensare che ulteriori sanzioni non siano necessarie. Hanno usato questi colloqui come un modo per distrarre l'attenzione da ciò che sta accadendo sul campo di battaglia. Non si cerca la pace e allo stesso tempo si bombardano città su larga scala", aggiunge. Pessime notizie, insomma, dal tavolo delle trattative: pace e cessate il fuoco appaiono un miraggio

Ore 14.45 Kharkiv, ucciso un sopravvissuto ai lager 96enne
L'orrore della guerra non risparmia nemmeno Boris Romanchenko, 96anni, ex prigioniero dei lager nazisti, che "è morto a Kharkiv". E ancora: "Dopo essere sopravvissuto a Buchenwald, Peenemunde, Dora Mittelbau, Bergen-Belsen, è stato ucciso da un missile russo lanciato contro il suo appartamento durante l'operazione di denazificazione. I nuovi fascisti continuano il lavoro di Hitler", scrive su Telegram il sindaco di Leopoli, Andrij Sadovyj

Ore 14.24 Il diplomatico greco: Mariupol come Guernica
"Quello che ho visto, spero che nessuno lo veda mai". Così il diplomatico greco Manolis Androulakis di ritorno da Mariupol ad Atene. Androulakis ha detto che la città si stava unendo alla schiera di luoghi noti per essere stati distrutti nelle guerre del passato. "Non ho bisogno di nominarli: sono Guernica, Coventry, Aleppo, Grozny, Leningrado".

Ore 13.55 Lituania: Sanzioni dall’Ue a tutti i Paesi che aiutano la Russia
Per il ministro degli Affari Esteri lituano Gabrielius Landsbergis, l’Unione Europea dovrebbe chiarire che "i Paesi terzi che aiutano la Russia saranno colpiti dalle stesse sanzioni che l’Ue adotta contro Mosca". Insomma, per Landsbergis - cha ha detto la sua a margine del Consiglio Affari Esteri a Bruxelles - le sanzioni dovrebbero riguardare anche la Cina se dovesse sostenere la Russia concretamente. Nel caso, si tratterebbe di un passo verso il conflitto globale

Ore 13.45 Vicepremier Russia: Ue non può fare a meno del nostro gas
"Impossibile per l’Europa fare a meno del gas russo". Così il vicepremier russo, Alexander Novak, citato dall’agenzia stampa russa Tass.

Ore 13.30 L'arcivescovo di Kiev: Omicidi, saccheggi, stupri. Una catastrofe umanitaria
"La città di Mariupol sta vivendo un vero genocidio. Centinaia di persone muoiono di fame, e non solo nella città ma anche nei suoi dintorni". Questa la drammatica denuncia dell’arcivescovo di Kiev Sviatoslav Shevchuk, denuncia piovuta nel videomessaggio che pubblica quotidianamente. "Sui territori temporaneamente occupati si stanno perpetrando veri crimini contro l’umanità", ha concluso

Ore 13.12 Zelensky alla Camera, chi diserta l'intervento
"Come parlamentari di Alternativa non parteciperemo alla seduta comune delle Camere in cui è previsto l'intervento in tandem in videoconferenza del Presidente dell'Ucraina Zelensky e del presidente del Consiglio Draghi. Riteniamo, infatti, si tratti di una forzatura che non cambia di una virgola lo stato delle cose. Si tratta solo e soltanto un'operazione di marketing che non servirà a far cessare le ostilità": questa la clamorosa e controversa posizione espressa dai parlamentari di Alternativa

Ore 13.00 Boris Johnson in Ucraina, il terrore dei servizi
Come detto, il primo ministro britannico, Boris Johnson, starebbe pianificando una visita lampa a Kiev, un gesto di solidarietà al popolo ucraino e a Volodymyr Zelensky, con il quale il contatto telefonico è quotidiano. La notizia, non smentita, è stata confermata da fonti anonime al Daily Express. L'ipotesi sarebbe al vaglio dell'intelligence di Sua Maestà, che sarebbe molto preoccupata per l'idea di BoJo. Difficilissimo, infatti, garantire la sua sicurezza. Stando ad altre fonti citate dal medesimo quotidiano, ci sarebbero forti interrogativi sul senso politico della missione, poiché il significato sarebbe puramente simbolico. Eppure, Boris Johnson sarebbe irremovibile nella richiesta di avviare i preparativi necessari per il blitz. Circostanza che avrebbe scatenato il panico nei servizi segreti inglesi

Ore 12.40 Media: giornalisti prelevati a Melitopol, poi rilasciati
Questa mattina, intorno alle 6, i russi hanno prelevato quattro giornalisti di MV Holding (Mykhailo Kumko, Yevhenia Boryan, Yulia Olkhovska e Lyubov Chaika) dalle loro case a Melitopol, attualmente sotto occupazione temporanea. Come riporta l'agenzia di stampa Ukrinform, tre cronisti sono stati , poi, rilasciati, mentre uno è ancora detenuto in un luogo sconosciuto.

Ore 12.28 L'ambasciatore francese a Kiev: Raccogliamo prove sui crimini di guerra
"Se possiamo considerare quelli della Russia dei crimini di guerra? Stiamo in costante contatto con le autorità ucraine, stiamo raccogliendo tutte le prove che possono essere connesse a ciò che può essere considerato crimine di guerra". Così, incontrando i media internazionali a Leopoli, l'ambasciatore francese in Ucraina, Etienne de Poncins. Il diplomatico è tornato a invitare i francesi a lasciare il Paese. Sono circa 700 i transalpini rimasti. La Francia, insieme all'Italia, è l'unico Paese del G7 a non aver trasferito la propria sede diplomatica all'estero.

Ore 11.50 Cremlino: non ci sarà cessate il fuoco durante i negoziati
Mosca comunica di non prendere in considerazione la dichiarazione di un cessate-il-fuoco in Ucraina durante i negoziati russo-ucraini: lo ha detto il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov. "No. Qualsiasi sospensione viene sfruttata dalle unita' nazionaliste (ucraine) per riorganizzarsi e continuare gli attacchi all'esercito russo", ha detto Peskov, rispondendo a una domanda in proposito. Gli ucraini hanno ripetutamente violato il cessate il fuoco, ha aggiunto Peskov.

Ore 11.43: "Assenti per il collegamento con Zelensky? Come la Le Pen" 
"Un gruppo di parlamentari, tra Lega e M5s, ha annunciato in pompa magna che non parteciperà al video collegamento di Zelensky domani alla Camera. La stessa cosa farà mercoledì in Francia Marine Le Pen. Ogni commento sulla matrice politica di tali assenze sarebbe superfluo". Lo afferma il senatore Pd Andrea Marcucci, in una nota. 

Ore 11.42: "Mariupol ridotta alla fame"
La Russia sta cercando di ridurre alla fame la città assediata ucraina di Mariupol per costringerla alla resa. E' l'accusa di Dmytro Gurin, parlamentare ucraino originario di Mariupol, dove - riporta la Bbc - resterebbero intrappolate circa 300.000 persone. "I russi non aprono corridoi umanitari, non consentono l'arrivo in città di convogli umanitari - ha affermato dopo che gli ucraini hanno rifiutato un ultimatum russo perché la resa non è un'opzione - Ora vediamo chiaramente che l'obiettivo dei russi è iniziare a (creare) fame" a Mariupol e "se la città non si arrenderà, e non lo farà, non consentiranno alle persone di lasciarla, non consentiranno l'ingresso di convogli umanitari". Secondo Gurin è anche impossibile scavare tra le macerie del teatro di Mariupol che i russi sono accusati di aver bombardato mercoledì scorso. Si ritiene, evidenzia la Bbc, che centinaia di persone siano nei sotterranei, che hanno retto all'attacco. "I soldati non riescono a ripulire le macerie perché i bombardamenti non si fermano mai", ha detto, aggiungendo di non poter dire quante persone siano riuscite a fuggire dalla zona perché "non abbiamo collegamenti con Mariupol".

Ore 11.23: Baerbock, "ponte aereo solidale" 
"Molti altri milioni fuggiranno dall'Ucraina. Il mio appello urgente all'Europa, alla comunita' globale e ai nostri partner transatlantici è che abbiamo bisogno di un ponte aereo solidale dalla frontiera esterna dell'Ue a tutti i Paesi europei e verso l'Atlantico". Lo ha detto la ministra degli Affari esteri della Germania, Annalena Baerbock, al suo arrivo al Consiglio Affari esteri dell'Ue. La ministra ha anche spiegato che oggi i ministri decideranno "su un ulteriore sostegno militare-finanziario dell'Unione europea per l'Ucraina", aumentando "i finanziamenti per l'acquisto di attrezzature e armi a 1 miliardo di euro.

Ore 10.35: Farnesina verso revoca delle onorificenze ai medici russi  
La Farnesina, su indicazione del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, è stata convocata, e nelle prossime ore si riunirà una commissione ad hoc per esaminare l'eventuale revoca delle  onorificenze concesse a cittadini russi, compresi gli ultimi casi. Nelle scorse settimane erano già state revocate le onorificenze concesse ai cittadini russi colpiti dalle sanzioni Ue e a membri del governo russo.

Ore 10.32: Mosca, "I nazionalisti ucraini bloccano l'evacuazione dei civili" 
Sono i nazionalisti ucraini che non consentono ai civili ucraini di passare attraverso i corridoi umanitari organizzati dalle truppe russe nelle città ucraine assediate: lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "Le accuse alla Russia sono bugie", ha aggiunto.
 
Ore 10.28: Peskov, "L'embargo sul petrolio russo colpirà tutti" 
Il Cremlino avverte che l'embargo europeo sul petrolio russo "colpirà tutti": lo ha detto il portavoce della presidenza russa, Dmitry Peskov, nel consueto briefing quotidiano. 

Ore 10.23: Borrell, "A Mariupol enorme crimine di guerra" 
"La Russia si sta macchiando di molti crimini di guerra: ciò che sta accadendo a Mariupol è un enorme crimine di guerra: distruggono ogni cosa, bombardano ed uccidono tutti in modo indiscriminato, è qualcosa di orrendo. Dobbiamo condannarlo nei termini più forti". A dichiararlo è stato l'Alto Rappresentante dell'Ue per la politica estera e di sicurezza comune, Josep Borrell. "Continueremo a lavorare a sostegno dell'Ucraina con tutte le nostre risorse e continueremo a parlare delle sanzioni a cui possiamo pensare". La Russia usa tutte le capacità militari di cui dispone, ma "il problema è farlo contro i civili", ha aggiunto. "Non è una guerra, è la massiccia distruzione di un paese, senza alcuna considerazione delle leggi di guerra. Perché la guerra ha delle leggi, ed è molto importante dire che se dal punto di vista legale la linea di condotta internazionale ha già condannato questa invasione, dal punto di vista morale si è perso ogni tipo di fondamento perché ciò che stanno facendo è completamente al di fuori di qualunque tipo di legge che governa la guerra. Non è una guerra - ha concluso - è la distruzione di gente che sta soffrendo in modo incredibile e Putin merita la più forte condanna del mondo civilizzato". 

Ore 10.14: Navi da guerra russe bombardano i palazzi di Odessa 
Navi da guerra russe bombardano edifici residenziali a Odessa, secondo il portavoce dell'amministrazione militare locale Serhiy Bratchuk, citato da Kyiv Independent. I palazzi sono stati danneggiati ma non si registrano vittime. 

Ore 10.09: "Niente incontro Putin-Zelensky"
Fonti del Cremlino: non è previsto nessun incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky almeno per il momento,

Ore 9.18: "8 corridoi umanitari", Mariupol esclusa 
Sono otto i corridoi umanitari concordati per oggi dalle autorità di Kiev per poter far uscire i civili dalle città assediate. Lo ha affermato la vice premier Ucraina Iryna Vereshchuk. Esclusa la città assediata di Mariupol, nel sud dell'Ucraina. Qui, ha detto la vice premier, continuano a fallire gli sforzi per portare forniture umanitarie.

Ore 9.14: Bombe su condominio a Kiev, i morti salgono a 8
Sono saliti ad almeno 8 a Kiev i morti per il bombardamento avvenuto domenica nel quartiere di Podil, non lontano dal centro della capitale. Lo riferiscono giornalisti di AP sul posto. È stato devastato un centro commerciale e stamattina le macerie bruciavano ancora. La forza dell'esplosione ha mandato in frantumi tutte le finestre di un grattacielo vicino, deformandone le strutture di metallo. In lontananza, il suono dell'artiglieria risuonava mentre i vigili del fuoco si facevano strada fra le macerie. Secondo quanto riferito dal sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, i bombardamenti russi a Podil hanno colpito diverse case. 

Ore 8.55: Boris Johnson, "visita urgente a Kiev" 
Boris Johnson sta valutando l'opportunità di andare al più presto a Kiev per un incontro personale con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo il Daily Mail, con questo viaggio il premier britannico intende dimostrare sostegno all'Ucraina nella guerra con la Russia. Johnson ha chiesto a suoi funzionari di studiare la praticità e il valore di un viaggio nella capitale ucraina per i colloqui con Zelensky. 

Ore 8.10: "Negoziati riprenderanno in mattinata" 
I negoziati tra le delegazioni di Ucraina e Russia proseguiranno a partire dalla mattinata odierna. Lo ha affermato il consigliere del capo dell'ufficio presidenziale ucraino, Mykhaylo Podolyak. "Si certo, domani mattina ci sarà il prossimo round" dei negoziati, ha detto ieri Podolyak citato dai media ucraini, specificando che sino a questo punto "si sta svolgendo un lavoro estremamente intenso nei sottogruppi di lavoro".

Ore 8.08: "Russofobia nuovo Olocausto"
"Il 21 marzo è stato proclamato dalle Nazioni Unite Giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale. Purtroppo, oggi questo argomento è più attuale che mai. Stiamo assistendo in tutto il mondo a una violazione senza precedenti dei diritti delle persone russe in base alla nazionalità. La portata della russofobia è così senza precedenti che questo fenomeno può essere definito un nuovo olocausto: quando tutto è volto a calpestare la nostra cultura, le nostre tradizioni, l'uomo stesso in quanto tale. È un'autentica disumanizzazione". Così, secondo l'agenzia statale russa Ria Novosti, la commissaria per i diritti umani nella Federazione Russa Tatyana Moskalkova. La Moskalkova ha osservato che, in diversi paesi, "i rappresentanti della cultura mondiale di origine russa sono discriminati, gli studenti vengono espulsi dalle università e ai pazienti viene negata l'assistenza medica". 

Ore 7.39: "La resistenza ferma l'avanzata russa a Kiev"
"Pesanti combattimenti continuano a nord di Kiev", mentre si è "fermata l'avanzata russa da nord est" della capitale. Lo si legge nell'ultimo rapporto dell'intelligence britannica sulla guerra in Ucraina, spiegando che "la resistenza ucraina ha respinto l'avanzata da nord ovest". "Nonostante l'assenza di progressi, Kiev resta il principale obiettivo militare della Russia", prosegue il rapporto.

Ore 8.44: Matematico ucraino arrestato in Russia si suicida  
Un matematico ucraino, Konstantin Olmezov, si è suicidato in Russia dopo essere stato arrestato mentre provava a lasciare il Paese a causa della guerra in Ucraina. Lo ha riferito su Telegram l'avvocato Dmitry Zakhvatov, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Ucraina Unian. Olmezov si era trasferito da Donetsk in Russia per studiare dopo l'invasione russa del Donbass e a Mosca aveva scritto la sua tesi. Dopo l'inizio della guerra in Ucraina - riporta Unian - aveva provato a lasciare la Russia ma era stato arrestato ed era rimasto in detenzione per 15 giorni; a seguito del rilascio un'università austriaca gli aveva offerto di potere continuare lì i suoi studi e, per andare via dalla Russia, lo scienziato avrebbe comprato un biglietto della Turchia. Zakhvatov ha riferito che il matematico si è suicidato e che è stato trovato un biglietto di addio in cui spiega che non poteva sopportare gli orrori di ciò che sta accadendo. 
 

Ore 7.34: Sabotaggio bielorusso contro i russi 
I 'guerriglieri' bielorussi tentano di impedire alla Bielorussia di invadere l'Ucraina. Franak Vyachorka, consigliere senior del leader dell'opposizione bielorussa Sviatlana Tsihanouskaya e uno dei leader di un'ala giovanile del Fronte popolare bielorusso, ha scritto su Twitter che guerriglieri hanno danneggiato le attrezzature russe, distrutto le ferrovie e distribuito volantini alle truppe bielorusse mentre cercavano di prevenire la partecipazione dell'esercito bielorusso all'invasione dell'Ucraina. 

Ore 7.32: Bombe russe contro un campo di addestramento 
La Russia ha lanciato due missili contro un campo di addestramento militare a Rivne, nell'Ucraina occidentale. Lo ha affermato Vitaliy Koval, governatore dell'omonima regione Ucraina. Gli attacchi, secondo quanto riferito da Koval, sono avvenuti questa mattina ma al momento non è possibile verificare tali informazioni, così come la potenziale presenza di vittime e feriti.  

Ore 7.30: "Truppe russe ferme a 25km da Kiev" 
Le forze russe che avanzano su Kiev da Nord-est sarebbero ferme. Gran parte dei militari di Mosca rimangono a più di 25 chilometri dal centro della città, secondo il ministero della Difesa britannico, che ha riportato l'aggiornamento giornaliero della sua intelligence militare. "I pesanti combattimenti continuano a nord di Kiev", ha affermato il ministero. "Le forze che avanzavano dalla direzione di Hostomel, a nord-ovest, sono state respinte dalla feroce resistenza Ucraina".

Ore 7.22: Fuoriuscita di ammoniaca all'impianto di Sumy 
Il governatore della regione di Sumy, Dmytro Zhyvytsky, ha denunciato una perdita di ammoniaca dall'impianto chimico della Sumykhimpro, colpito da un raid aereo della Russia alle 3.55 di questa mattina. Secondo quanto riferito su Telegram dai servizi di emergenza statali ucraini, "a causa del bombardamento è stato danneggiato un serbatoio con ammoniaca" e c'è stata una fuoriuscita. I soccorritori stanno riparando una conduttura danneggiata e un dipendente dell'impianto sarebbe rimasto ferito. L'area interessata si è estende per circa 2,5 km, comprendendo i villaggi di Novoselytsya e Verkhnya Syrovatka. Non c'è nessuna minaccia per gli abitanti di Sumy.

Ore 7.17: Colpi di artiglieria su Odessa 
Le forze armate ucraine hanno riportato questa mattina colpi di artiglieria sparati dal mare verso la città di Odessa, nel sud del Paese. Su Twitter è stato anche pubblicato un breve video dove si vedono delle esplosioni lungo la costa sul Mar Nero.