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Ucraina, la giornata di guerra: Draghi ad Algeri per accordo su gas e energia. Putin invia centinaia di veicoli: "Nuova fase"

La guerra tra Russia e Ucraina giunge oggi al suo quarantasettesimo giorno: appare sempre più chiaro che l'esercito del Cremlino si stia concentrando sull'Ucraina orientale, e in particolare nella regione del Donbass. Le forze di difesa non sembrano però intimidite dalla minaccia russa. "L'Ucraina è pronta per le grandi battaglie" in questi quadranti, "l'Ucraina deve vincerle, anche nel Donbass", ha affermato il consigliere presidenziale Mykhaïlo Podoliak. "E quando ciò accadrà - ha aggiunto - l'Ucraina avrà una posizione più forte nei negoziati, che le consentirà di dettare determinate condizioni". Da parte sua, il presidente Volodymyr Zelensky ha ribadito che "siamo pronti a combattere e, allo stesso tempo, a cercare vie diplomatiche per fermare questa guerra". Intanto nelle aree a nord di Kiev man mano che le truppe russe si ritirano, vengono alla luce gli orrori da queste commesse sulla popolazione civile. La magistratura ucraina ha aperto ben 5.600 fascicoli d'inchiesta su altrettanti presunti crimini di guerra sul proprio territorio dall'inizio dell'invasione, come ha spiegato ieri al canale britannico Sky News il procuratore generale ucraino Iryna Venediktova. Nella sola regione di Kiev, gli inquirenti hanno registrato 1.222 vittime civili assassinate a sangue freddo dalle truppe del Cremlino. Definendo il presidente russo Vladimir Putin "il peggior criminale di guerra del 21esimo secolo", il procuratore generale ucraino ha affermato di aver identificato oltre 500 criminali di guerra russi. 

Ore 21.38: Pentagono, lunga colonna di veicoli russi verso est 
Lo scorso venerdì sono state diffuse immagini satellitari che mostravano una lunga colonna di veicoli militari russi che si muovevano dalla città di Velykyi Burluk verso quella di Izium. Stando a quanto riportato dal New York Times, oggi il Pentagono ha confermato che Mosca sta inviando centinaia di veicoli, compresi elicotteri da combattimento e artiglieria, nell'Ucraina dell'est, a conferma che sta per iniziare una nuova fase della guerra, forse più violenta. 

Ore 20.41: La Francia espelle sei diplomatici-spie 
Sei diplomatici russi sono stati espulsi dalla Francia. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri, secondo cui sei agenti di Mosca stavano operando sotto copertura diplomatica, conducendo attività contrarie agli interessi della Francia, che li ha dichiarati persone non gradite. "In assenza dell'ambasciatore di Russia, il numero due è stato convocato al Quai d'Orsay questa sera per essere informato di questa decisione", si legge nella nota del ministero degli Esteri francese. 

Ore 19.55: Macron, visita a Kiev solo se si avvierà un nuovo processo
"Sono pronto ad andare a Kiev ma non se si tratta di fare una semplice visita: ci andrò solo se consentirà di avviare un nuovo processo" che possa migliorare la situazione: lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, ai microfoni di Bfm Tv, sottolineando che continua a essere impegnato per la fine della guerra in Ucraina e per evitare una escalation della tensione con la Russia.

Ore 19.30: Scholz, sulle armi nessuna azione individuale
Sulle armi all'Ucraina la Germania si muove "in stretta collaborazione con i Paesi amici, con cui ci consultiamo, e non ci saà nessuna azione individuale, ma solo e sempre azioni comuni e ragionate". Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, durante una conferenza stampa a Berlino con il premier albanese, Edi Rama. Scholz ha risposto cosi' a una domanda sulle parole della ministra degli Esteri Annalena Baerbock, che oggi ha premuto per la consegna di armi pesanti all'Ucraina. Il cancelliere ha ricordato di aver "rotto una lunga tradizione" dei governi precedenti in merito all'export di armi a Paesi in guerra.

Ore 19.00: accordo Italia-Algeria per energia e gas
 "Subito dopo l'invasione dell'Ucraina avevo annunciato che l'Italia si sarebbe mossa con rapidità per ridurre la dipendenza dal gas russo. Gli accordi di oggi sono una risposta significativa a questo obiettivo strategico, ne seguiranno altri". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, da Algeri. "Il Governo vuole difendere cittadini e imprese dalle conseguenze del conflitto - ha aggiunto - voglio ringraziare il ministro Cingolani, Di Maio e l'Eni per il loro impegno su questo fronte". E ancora: "I nostri governi hanno firmato una dichiarazione di intenti sulla cooperazione bilaterale nel settore dell'energia".

Ore 18.40: Mosca contro Kiev, prepara false accuse su violenze contro la popolazione
Mosca denuncia che l'Ucraina, con l'aiuto dell'intelligence britannica, si starebbe preparando a nuove false accuse di violenze dei russi contro i civili. In una nota il ministero della Difesa ha detto: "Nuove false provocazioni contro le Forze armate delle Federazione russa di trattamento crudele della popolazione Ucraina vengono preparate dal regime di Kiev sotto la leadership dei servizi speciali britannici sul territorio della regione di Sumy". 

Ore 18.00: Il ministero della Difesa russo, ucraini tengono in ostaggio stranieri come scudi umani
 I "nazionalisti ucraini tengono in ostaggio" piu' di seimila cittadini stranieri, provenienti da 12 Stati diversi, per utilizzarli come scudi umani. Lo ha dichiarato il capo del Centro di controllo della difesa nazionale russo, Mikhail Mizintsev, aggiungendo che 76 navi straniere provenienti da 18 Paesi continuano a rimanere bloccate nei porti ucraini. E ancora: l'incontro con il presidente russo, è stato "molto duro", "molto aperto" e "molto diretto", "non una visita amichevole". 

Ore 17.30: Nehammer a Putin, "finché gli ucraini verranno uccisi, inaspriremo le sanzioni"
Le sanzioni contro la Russia resteranno in vigore, e potranno anche essere inasprite, finché gli ucraini continueranno a essere uccisi. Lo ha detto il cancelliere austriaco Karl Nehammer nell'incontro avuto a Mosca con il presidente russo Vladimir Putin. 

Ore 16.46: È finito l'incontro tra Putin e Nehammer
 Si è concluso dopo 75 minuti l'incontro nella residenza del presidente russo fuori Mosca tra Vladimir Putin ed il cancelliere austriaco Karl Nehammer, primo leader europeo in visita in Russia dall'inizio della guerra in UCRAINA il 24 febbraio scorso. Lo ha detto alla Cnn il portavoce del cancelliere, Etienne Berchtold. 

Ore 16.40: Leader filorussi di Donetsk, porto Mariupol sotto il nostro controllo
 Le forze dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk hanno preso il controllo del porto di Mariupol. Lo ha annunciato il suo leader, Denis Pushilin, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa russa Tass. "Riguardo al porto di Mariupol, è ora sotto il nostro controllo", ha dichiarato.

Ore 16.30: Ucraina, sindaco Kharkiv, oltre 1.600 palazzi residenziali colpiti dall'esercito russo 
Più di 1.600 palazzi residenziali sono stati distrutti o danneggiati in seguito agli attacchi delle Forze armate russe a Kharkiv, nell'Ucraina orientale. Lo ha affermato il sindaco della citta', Ihor Terekhov, in un'intervista all'emittente televisiva statunitense "Cnn". A suo dire, i bombardamenti sono proseguiti anche durante l'ultimo fine settimana. In quelli effettuati ieri sera l'esercito russo ha usato missili da crociera, ha spiegato Terekhov. Il sindaco ha sottolineato che la popolazione civile sta soffrendo enormemente: vi sono morti, feriti e infrastrutture cittadine distrutte. Terekhov ha anche evidenziato che l'esercito ucraino sta continuando a difendere la città e a combattere efficacemente, grazie ai suoi sforzi eroici e all'aiuto dei partner occidentali, tra cui il Regno Unito, che fornisce armamenti.

Ore 16.00: Mosca, distrutti i lanciatori S300 forniti dall'Ue
I russi hanno colpito con missili da crociera Kalibr lanciati dal mare 4 lanciatori di missili terra-aria S-300 "consegnati dall'Europa" in un hangar di Dnipro. Lo ha detto il portavoce del ministero della Difesa russo, il maggiore generale Igor Konashenkov, come riferisce la Tass. "Domenica 10 aprile, i missili di precisione Kalibr lanciati dal mare hanno effettuato un attacco contro la periferia meridionale della città di Dnipro per eliminare l'hardware di un battaglione di missili terra-aria S-300 consegnato al regime di Kiev da un paese europeo e nascosto in un hangar". Nell'attacco missilistico, aggiunge Mosca, sono stati uccisi 25 militari ucraini. 

Ore 15.10: Lavrov, "Stop alle operazioni solo ad accordo raggiunto"
La Russia non vede ragioni per non continuare i negoziati con l'Ucraina ma non intende fermare le sue operazioni militari fino a quando non sarà raggiunto un accordo finale. Lo ha detto, intervistato dalla tv statale russa, il ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, ricordando che Vladimir Putin aveva ordinato di sospendere le azioni militari durante il primo round di colloqui. "Dopo che ci siamo convinti che gli ucraini non intendevano fare lo stesso - ha detto ancora spiegando il cambiamento di posizione - è stata presa la decisione durante i successivi round che non vi sarebbero state pause delle operazioni fino a quando non sarà raggiunto l'accordo finale".

Ore 15.02: "Russi scavano trincee vicino alla centrale di Zaporizhzhia" 
Vicino a Energodar, presso il centro abitato di Novoukrainka nella direzione di Ivanivka, "i russi stanno scavando numerose trincee probabilmente con l'intento di consolidare le proprie posizioni, perché sanno che nessuno cederà loro la centrale nucleare più grande d'Europa, mentre i residenti della città satellite della centrale continuano coraggiosamente a resistere all'occupazione. Secondo alcune informazioni, gli occupanti starebbero installando lanciarazzi multipli Grad lungo la linea del fiume Dnipro. Sottolineiamo che questo sta accadendo nelle immediate vicinanze della centrale nucleare di Zaporizhzhia". Lo denuncia sul suo canale Telegram Energoatom, l'azienda di Stato ucraina che si occupa della gestione delle quattro centrali nucleari attive nel territorio del Paese nonché del disarmo dei tre reattori superstiti della centrale di Chernobyl

Ore 14.56: Ferrovie russe Jsc dichiarate in default
Le ferrovie russe Jsc sono state dichiarate inadempienti da una commissione di controllo sui derivati (Credit derivatives determinations committee, Cddc) dopo aver mancato il pagamento di interessi obbligazionari. Lo riporta Bloomberg precisando che si tratta della prima decisione del genere da quando alla Russia sono state inflitte sanzioni estese dopo il conflitto in Ucraina. Secondo la Commissione, il pagamento sarebbe dovuto avvenire entro il 14 marzo, giorno della scadenza della cedola, con un periodo di tolleranza di 10 giorni. La decisione - viene precisato - potrebbe costituire un precedente per il governo russo e le aziende locali che si sono trovate in una posizione simile. Le ferrovie statali russe hanno tentato di pagare la cedola dell'obbligazione il mese scorso, ma non sarebbero riuscite a causa di "obblighi di conformità legale e normativa all'interno della rete bancaria corrispondente". 

Ore 14.34: Lavrov, "le parole di Borrell cambiano le regole del gioco"
Le dichiarazioni dell'Alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell "cambiano in modo significativo le regole del gioco". Così il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, in un'intervista al canale tv Rossiya 24, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa russa Interfax. "Quando il capo della diplomazia, di un Paese o un'organizzazione, dice che uno specifico conflitto può essere risolto solo con mezzi militari, significa che o ha accumulato qualcosa di personale, o ha sbagliato a parlare o ha parlato d'impulso", ha detto ancora Lavrov. Il riferimento è al fatto che Borrell ha dichiarato che "questa guerra sarà vinta sul campo di battaglia".

Ore 13.47: Lavrov, "l'Ue usa Kiev come trampolino per sopprimere la Russia"
Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, parlando all'emittente Rossiya 24 TV si è scagliato contro l'Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell. "L'Ucraina ha iniziato a essere usata come trampolino per la soppressione finale della Russia e per la subordinazione della Russia al sistema globale che l'Occidente ha costruito", ha detto Lavrov, citato dall'agenzia di stampa russa Interfax.

Ore 13.26: Lavrov, "la Russia è paziente"
"Non c'è motivo" per cui la Russia non possa continuare i negoziati con l'Ucraina. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, intervenendo sul canale Rossiya 24. Il ministro ha ribadito che Kiev ha cambiato la sua posizione nei negoziati "di 180 gradi"; ma "noi siamo pazienti e continuiamo", ha aggiunto Lavrov. 

Ore 13.22: "Operazione in Ucraina per porre fine al dominio mondiale Usa"
L'operazione militare speciale della Russia in Ucraina è progettata per porre fine alla corsa sconsiderata verso il dominio mondiale completo degli Stati Uniti. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, in un'intervista all'emittente televisiva Rossija 24. A suo dire il dominio di Washington è costruito con "gravi violazioni del diritto internazionale", ed è basato su determinate regole, che "funzionano caso per caso".

Ore 13.11: Congelati i beni al pilota russo di F1 Mazepin
Un provvedimento di congelamento di beni in seguito alle sanzioni imposte dall'Unione europea nei confronti di cittadini russi è scattato nei confronti del pilota di formula 1 Nikita Dmitrievich Mazepin, che fino al 5 marzo ha corso per la scuderia Hass, e di suo padre Dmitry Arkadievich Mazepin. Il provvedimento è stato eseguito dalla Guardia di Finanza e riguarda un complesso immobiliare a uso residenziale a Portisco, in provincia di Olbia, del valore di 105 milioni. Il complesso, secondo gli accertamenti, è intestato ad una società estera riconducibile ai due. 

Ore 13.01: Schallenberg, "Putin ha perso e dobbiamo dirglielo"
"La diplomazia non è cambiata, tutti i leader dell'Ue hanno continui contatti telefonici con lui, come il primo ministro del Lussemburgo. Sappiamo che fa la differenza quando diciamo a qualcuno faccia a faccia come appare la realtà, che il presidente russo ha de facto perso questa guerra moralmente, questo porta il suo Paese all'isolamento". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri austriaco, Alexander Schallenberg, al suo arrivo al Consiglio Affari esteri a Lussemburgo. "Il cancelliere federale austriaco Nehammer è stato questo fine settimana a Kiev e oggi si trova a Mosca. La decisione per la visita ha fatto seguito alla discussione con il presidente Zelensky e ai contatti con il cancelliere federale tedesco Scholz, il presidente turco Erdogan e i presidenti dell'Ue Von der Leyen e Michel. Non possiamo lasciare che nessuna possibilità venga sfruttata, dobbiamo cogliere ogni opportunità per porre fine all'inferno umanitario in Ucraina. Ogni voce che chiarisce al presidente Putin come appare davvero la realtà fuori dalle mura del Cremlino non è vana", ha spiegato.

Ore 12.43: "Mariupol, risorse finite. Sarà l'ultima battaglia"
L'esercito ucraino ha annunciato che si sta preparando per quella che probabilmente sara' "l'ultima battaglia" per Mariupol, nel Sud-Est del Paese, assediata dall'esercito russo da piu' di 40 giorni. "Oggi sara' probabilmente l'ultima battaglia poiche' le nostre munizioni stanno finendo. Sara' la morte per alcuni di noi e la prigionia per altri", ha scritto su Facebook la 36a Brigata Marina separata intitolata al contrammiraglio Mikhail Bilinsky, parte delle Forze armate ucraine. "Stiamo lentamente scomparendo", si legge nell'appello agli ucraini, "non sappiamo cosa accadra', ma vi chiediamo davvero di ricordarci con una parola gentile". "Per piu' di un mese abbiamo combattuto senza rifornimenti di munizioni, senza cibo, senza acqua", facendo "il possibile e l'impossibile", riferiscono i militari nel loro appello. Durante oltre 40 giorni di intensi combattimenti, "il nemico gradualmente ci ha respinto, ci ha circondato e ora sta cercando di distruggerci", spiega la Brigata, deplorando la mancanza di aiuto dal comando dell'esercito e dal presidente Volodymyr Zelensky. "Ci sono state solo promesse non mantenute", denunciano i militari a Mariupol. (AGI)All 111320 APR 22 NNNN


Ore 12.22
AGI0306 3 EST 0 R01 / = Ucraina: Cremlino, anche gas in colloqui Putin-Nehammer = (AGI/INTERFAX) - Mosca, 11 apr. - Il colloquio tra il presidente russo Vladimir Putin e il cancelliere austriaco Karl Nehammer a Mosca si svolgera' "a porte chiuse", su richiesta di Vienna, e avra' al centro la situazione in Ucraina. Lo ha annunciato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, non escludendo che i due leader affrontino anche la questione del pagamento in rubli del gas. "L'argomento principale sara' lo stato delle cose in Ucraina. D'altra parte, le questioni relative al gas non possono essere escluse, perche' si tratta di un argomento molto rilevante per la parte austriaca", ha detto Peskov. Nehammer e' stato in visita a Kiev, dove ha anche tenuto colloqui con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. (AGI)All 111201 APR 22 NNNN



Ore 11.23: Cina, "Indagine equa e indipendente su Kramatorsk"
La Cina chiede un'indagine "equa, indipendente e trasparente" sull'attacco alla stazione di Kramatorsk, nell'Est dell'Ucraina, che ha causato più di 50 morti. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri, Zhao Lijian, ribadendo che "le questioni umanitarie non dovrebbero essere politicizzate" e che "qualsiasi accusa deve essere basata sui fatti". La Cina, ha detto il portavoce, "sostiene un'indagine equa, indipendente e trasparente. Fino ad allora, tutte le parti dovrebbero esercitare moderazione ed evitare accuse infondate che portino a un'escalation della situazione". 


Ore 11.07: "Decine di migliaia di morti a Mariupol"
"Mariupol è stata distrutta, decine di migliaia di persone sono morte, ma nonostante questo i russi non fermano la loro offensiva". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in collegamento con il Parlamento sudcoreano, al quale ha detto che durante il conflitto "la Russia ha distrutto infrastrutture chiave dell'Ucraina, tra cui almeno trecento ospedali". "L'Ucraina ha bisogno di altro aiuto per sopravvivere a questa guerra", ha aggiunto Zelensky, dicendo che "a Russia minaccia l'Europa e non solo l'Ucraina".

Ore 10.29: Russia, "Distrutti 4 lanciatori S-300"
Le forze russe hanno abbattuto ieri sera due aerei da attacco al suolo Su-25 dell'esercito ucraino e quattro lanciatori di un sistema missilistico S-300 donato a Kiev da un Paese europeo, ha affermato il ministero della Difesa russo. "Le difese antiaeree russe hanno abbattuto due aerei Su-25 ucraini vicino a Izium" nel Nord-Est, ha affermato il portavoce Igor Konashenkov, presentando questa mattina un bilancio delle operazioni di guerra nel territorio dell'Ucraina. Un attacco lanciato con i missili navali Kalibr, secondo il portavoce della difesa, ha distrutto un hangar con sistemi S-300 che l'Ucraina aveva ricevuto da una nazione europea alla periferia meridionale della città di Dnipro. Le truppe ucraine hanno perso "quattro lanciatori S-300 e fino a 25 membri del personale" a causa di questo attacco, ha detto Konashenkov.

Ore 10.26: "66 attacchi a Kharkiv, 11 morti tra cui un bimbo"
La regione di Kharkiv è stata colpita 66 volte dall'esercito russo nelle ultime 25 ore, uccidendo 11 persone, tra cui un bambino di 7 anni, e ferendone 14. Lo ha reso noto il governatore della regione Oleg Sinegubov, citato dai media ucraini, spiegando che sono stati utilizzati artiglieria, mortai e mine. 

Ore 10.08: Nehammer a Mosca, "Diplomazia telefonica non basta"
"La diplomazia telefonica da sola non basta, le visite personali sono necessarie e bisogna sfruttare la neutralità dell'Austria". Lo ha detto il cancelliere federale austriaco Karl Nehammer che oggi pomeriggio incontrerà di persona a Mosca il presidente della Federazione russa Vladimir Putin. L'incontro è previsto alle ore 15 locali (le 14 a Vienna, Bruxelles e Roma) e non si terrà al Cremlino ma alla residenza di Putin nella capitale. Il Bundeskanzler Nehammer dopo aver visitato le fosse comuni a Bucha in Ucraina, si è detto "sconvolto" e ribadito che la guerra innescata dalla Russia per l'Austria "è del tutto inaccettabile". Nehammer, primo leader di un Paese dell'Unione Europea a incontrare di persona Putin dal 24 febbraio, ovvero il giorno della "operazione militare speciale' in Ucraina, farà leva sulla posizione della neutralità dell'Austria e della funzione di 'costruttrice di ponti'. L'obiettivo che si è prefissato il primo ministro austriaco è "fare di tutto per porre fine a questa guerra o almeno avvicinarsi un po' alla pace, anche se le possibilità sono scarse".

Ore 9.44: "Offensiva russa nel Donbass è iniziata"
L'offensiva russa nella regione orientale del Donbass è già iniziata. Lo ha detto Vadym Denysenko, consigliere del ministro dell'Interno ucraino, citato da Cnn. Il consigliere ha avvertito che Mosca sta continuando ad accumulare truppe nell'area. Funzionari ucraini e occidentali hanno detto nei giorni scorsi di aver visto un movimento delle truppe russe nel Donbass a seguito dell'importante battuta d'arresto verso Kiev. Denysenko ha poi parlato di esplosioni durante la notte nella regione di Dnipropetrovsk e a Kharkiv.

Ore 9.44: Zelensky, "settimana difficile per il Donbass"
La settimana che comincia oggi sarà particolarmente tesa nella parte orientale del Paese perché le truppe russe continueranno a spostarsi e riorganizzarsi a Est. Lo ha detto nel suo ultimo messaggio video il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo il quale anche l'esercito ucraino "si sta preparando" per rispondere alla prossima offensiva russa, preannunciando di voler aumentare la sua attività internazionale. "La prossima settimana non sarà meno importante delle precedenti. Sarà altrettanto tesa e dovremo essere ancora più responsabili", ha detto Zelensky. Il presidente ucraino ha sottolineato l'importanza dello schieramento diplomatico: "Sviluppiamo le nostre relazioni con i partner. Riceviamo assistenza. Ci assicuriamo la massima attenzione del mondo alle nostre esigenze".


Ore 9.32: "La guerra potrebbe durare fino al 2035"
La guerra tra Ucraina e Russia potrebbe durare sino al 2035, periodo entro il quale sono "garantiti" regolari scontri militari. Lo ha affermato questa mattina il consigliere del capo dell'ufficio presidenziale ucraino, Oleksiy Arestovich. "Ciò significa uno scontro ogni due, forse cinque anni, e grandi scontri ogni sette o otto anni", ha sostenuto Arestovich, paragonando la situazione in Ucraina a quella intercorsa negli scorsi decenni in Israele nei conflitti con alcuni Paesi arabi. Il consigliere presidenziale ha poi invitato i cittadini ucraini che non sono pronti a uno scenario simile a lasciare temporaneamente il Paese, assicurando che non ha intenzione di portare la sua famiglia lontano dall'Ucraina.


Ore 9.24: 42 Paesi presentano domanda all'Aja per crimini di guerra russi
Il ministro della Giustizia ucraino Denis Malyuska ha dichiarato che 42 paesi hanno presentato ricorso alla Corte internazionale di giustizia dell'Aia a causa dei crimini di guerra dell'esercito di Putin. Lo ha annunciato lo stesso ministro della Giustizia. "L'indagine sui crimini di guerra a livello internazionale è iniziata - ha scritto su Telegram - L'appello di questi paesi ha semplificato e accelerato la procedura per l'Ucraina". Malyuska ha affermato che ora esperti provenienti da tutto il paese stanno raccogliendo prove dei crimini commessi dagli occupanti russi a Bucha e che, nonostante le difficoltà, la priorità di accertare i crimini è alta. La comunità internazionale sta fornendo supporto, con esperti dalla Francia in arrivo questa settimana, mentre sono in corso negoziati con altri membri dell'Ue. "Con ogni probabilità, forniranno anche i propri esperti professionisti, e questo aiuterà a far fronte all'enorme quantità di lavoro. L'obiettivo è di perseguire ogni militare russo individualmente per le sue azioni e i suoi ordini", ha detto il ministro, aggiungendo che non ci si dovrebbe aspettare un rapido risultato delle indagini, poiché la Russia non estrada i suoi militari, ma saranno sicuramente assicurati alla giustizia, perché "non esiste una prescrizione per tali crimini".


Ore 8.40: Repubblica Ceca, "massimo delle sanzioni"
"Noi vogliamo il massimo delle sanzioni che si possono adottare contro la Russia. L'embargo a gas e petrolio e altre commodities è interno agli Stati Ue". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri della Repubblica Ceca, Jan Lipavsky, al suo arrivo al Consiglio Affari esteri a Lussemburgo. 

Ore 8.05: "Neutralizzate 11mila mine nella regione di Kiev"
Sono circa 11mila le mine neutralizzate nella regione di Kiev liberata dalle truppe russe. Lo ha dichiarato il capo dell'amministrazione militare della regione di Kiev, Oleksandr Pavliuk, spiegando che le forze russe hanno lasciato molte ''sorprese'', comprese mine tese come trappole. Lo riporta Ukrinform. 

Ore 7.55: "Munizioni al fosforo a Mariupol"
Nel suo ultimo aggiornamento sulla guerra in Ucraina, il ministero della Difesa britannico ha avvertito che l'uso di munizioni al fosforo da parte della Russia a Donetsk "ha sollevato la possibilità di un loro futuro impiego a Mariupol mentre la lotta per la città si intensifica". Riportando le informazioni della sua intelligence militare, il ministero ha anche affermato che i bombardamenti russi sono continuati nelle regioni di Donetsk e Lugansk nell'Ucraina orientale, "con le forze ucraine che hanno respinto diversi assalti con conseguente distruzione di carri armati, veicoli e attrezzature di artiglieria russi". "La continua dipendenza della Russia dalle bombe non guidate diminuisce la loro capacità di discriminare quando prendono di mira obiettivi e conducono attacchi, aumentando notevolmente il rischio di ulteriori vittime civili", ha affermato il ministero britannico. 

Ore 7.49: "Russi respinti a Est"
I russi hanno continuato a bombardare le regioni di Donetsk e Lugansk, ma le forze ucraine hanno respinto numerosi assalti, provocando la distruzione di carri armati, veicoli e attrezzature di artiglieria russi. Lo riferisce l'intelligence britannica nell'aggiornamento quotidiano sulla crisi ucraina, osservando anche come l'utilizzo di munizioni al fosforo da parte delle forze russe nell'area di Donetsk "solleva la possibilità di un loro futuro impiego a Mariupol mentre i combattimenti per la città si intensificano".

Ore 7.06: Zelensky, "grato per il cambio di rotta della Germania"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è detto "grato" per il cambio della posizione di Berlino rispetto a Kiev notato dopo che "parlato oggi con il Cancelliere tedesco Olaf Scholz". Nel suo discorso notturno Zelensky ha spiegato che il colloquio si è concentrato "su come assicurare alla giustizia tutti i colpevoli di crimini di guerra. Come rafforzare le sanzioni contro la Russia e come costringere la Russia a cercare la pace. Sono lieto di notare che la posizione tedesca è recentemente cambiata a favore dell'Ucraina. Lo considero assolutamente logico perché sostenuto dalla maggior parte del popolo tedesco. E sono loro grato". Sottolineando la necessità di "aumentare le sanzioni contro la Russia in modo da costringerla a cercare la pace", Zelensky ha detto che "mi aspetto che tutto ciò che abbiamo concordato verrà implementato. E questo è molto importante".

Ore 6.03: Kadyrov, "arriveremo a prendere Kiev"
Ramzan Kadyrov, leader della Repubblica russa di Cecenia, ha rivelato che ci sarà una nuova offensiva delle forze russe non solo sul porto assediato di Mariupol ma anche su Kiev e altre città ucraine. "Ci sarà una offensiva, non solo su Mariupol ma anche su altri luoghi, città e villaggi - ha rivelato in un video pubblicato sul suo canale Telegram - Luhansk, Donetsk, poi prenderemo Kiev e tutte le altre città. Vi assicuro, non ci sarà un passo indietro".