CATEGORIE

L'ambasciatore Carnelos, quello che ancora non immaginiamo: "In autunno esplode l'Europa"

martedì 26 aprile 2022

2' di lettura

"Entro questo autunno le tensioni sociali in Europa potrebbero diventare insostenibili. Sia a Bruxelles che in altre capitali europee alcuni leader sembrano muoversi come sonnambuli verso un baratro". A tratteggiare questo scenario apocalittico è l’ex ambasciatore in Iraq Marco Carnelos che ha scritto un articolo - pubblicato sulla testata britannica Middle East Eye e riproposto da Dagospia - nel quale mette in luce le contraddizioni dell'Occidente riguardo la guerra russo-ucraina.  Per Carnelos, a causa delle sanzioni e delle contromisure di Mosca, si sta profilando una tempesta perfetta di shock - energetico, alimentare, inflazionistico e da carenza di materie prime - ma gli occidentali, invece di preoccuparsi dell’escalation della guerra, si stanno "incartando": "La narrazione e la rappresentazione sembrano aver soppiantato la realtà", tuona l'ambasciatore. "L'emozione sta avendo la meglio sulla ragione. Il buon senso sembra estinto, e tutto questo è accaduto nel giro di poche ore dall'invasione". 

Giorgia Meloni: "L'invasione russa è la prova che l'Europa ha sbagliato tutto"

L'opposizione di Giorgia è un esercizio di quotidiano equilibrismo di questi tempi. Il piglio è battag...

Per Marco Carnelos, che è stato anche inviato speciale per la Siria e il processo di pace israelo-palestinese, "la narrazione e la rappresentazione sembrano aver soppiantato la realtà. L'emozione sta avendo la meglio sulla ragione. Il buon senso sembra estinto, e tutto questo è accaduto nel giro di poche ore dall'invasione". "Il diluvio quotidiano di immagini raccapriccianti di cadaveri sepolti in fosse comuni costruite frettolosamente", continua il diplomatico, "certamente non agevola una disamina fredda e razionale degli eventi e, quindi, ogni tentativo di produrre un'analisi politica ragionata viene equiparata ad un tradimento".  "Autorevoli e rispettati studiosi di relazioni internazionali come John Mearsheimer", continua Carnelos, "sono stati spietatamente diffamati per aver semplicemente sollevato dubbi, anche ben argomentati, sulle azioni ed omissioni dei principali protagonisti che hanno prodotto questa drammatica crisi. Europa ed America, le culle del pensiero critico e della libertà di espressione, sono diventate pericolosamente intolleranti verso le opinioni dissenzienti; chiunque osi esprimere in buona fede qualsiasi dubbio sui rischi che certe scelte potrebbero comportare per la pace e l'economia del mondo è soggetto a ondate di livore". Ecco allora la previsione: "Entro questo autunno le tensioni sociali in Europa potrebbero diventare insostenibili".

tag
guerra ucraina
marco carnelos
sanzioni
escalation
crisi economica

C'era una volta Com'è crollata l'industria della Germania

Il conflitto Lucio Caracciolo, Zelensky e la frase su Trump: "Siamo perduti". Si mette male

Tarda notte Viktor Orban, "allacciate le cinture di sicurezza": Trump, le conseguenze per l'Europa

Ti potrebbero interessare

Com'è crollata l'industria della Germania

Giulio Sapelli

Lucio Caracciolo, Zelensky e la frase su Trump: "Siamo perduti". Si mette male

Viktor Orban, "allacciate le cinture di sicurezza": Trump, le conseguenze per l'Europa

Leoluca Orlando sale sulla nave Ong per attaccare il governo: "L'Ue sanzioni l'Italia"

Aereo, cercano di imbarcare la nonna morta: orrore sul volo Easyjet

Una vicenda che ha dell'assurdo, quanto accaduto sul volo Easyjet Malaga-Londra. Qui una famiglia britannica è...

"Bergoglio santo dell'arte": più che genio è papolatria

C’ è qualcosa di comico nella nomina a “Primo Santo dell’Arte” di Papa Francesco, con mai...
Claudia Gualdana

Russia, i droni kamikaze mettono in ginocchio Putin: colpo clamoroso nel Caspio

Le forze per le operazioni speciali ucraine (SSO) hanno effettuato venerdì attacchi con droni kamikaze su un patt...

Com'è crollata l'industria della Germania

Doveva essere il Ceo di Palan tir, Alex Karp, a richiamare il mondo sull’urgenza di porre fine al declino industri...
Giulio Sapelli