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Com'è crollata l'industria della Germania

Il declino di una potenza europea: la tecnologia tedesca finita agli americani
di Giulio Sapelli sabato 20 dicembre 2025

2' di lettura

Doveva essere il Ceo di Palan tir, Alex Karp, a richiamare il mondo sull’urgenza di porre fine al declino industriale tedesco. Cosa ha detto? «Sono molto in giro per il mondo e nessuno parla più della Germania. Non in Medioriente, non in Nord America né in Asia. Il mondo ha ammirato la tecnologia tedesca per 100 anni e di questo non resta nulla, il Paese ha perso l’accesso alla tecnologia». Palan tir è un’azienda americana leader nel settore tecnologico più avanzato dei servizi di informazione, la più importante che mai si sia presentata sulla scena della politica mondiale, come emerge con tanta evidenza e chiara grandezza dal conflitto russo ucraino.

Senza le tecnologie del magnetismo e della miniaturizzazione, il mondo di oggi non esisterebbe. La Germania fondava la sua storica potenza nell’aver fatto convergere il sentiero trasformativo di queste tecnologie con quello solo in apparenza più tradizionale dell’industria della meccanica pesante, del motore termico, dell’edilizia in tutte le sue cangianti forme, per terminare con l’aerospazio e gli armamenti. È in questi campi che la potenza teutonica ha sostenuto la grande sfida del confronto con l’Unione Sovietica, mentre quest’ultima deteneva il predominio dei missili a medio raggio.

Solo Helmut Schmidt, ex cancelliere della Germania, grande leader socialdemocratico degli Anni Settanta del Novecento, poté imporre che anche l’Europa disponesse di simili armamenti, essenziali per la deterrenza, ponendo su più solide basi il processo di coesistenza con i sovietici e le forze del Patto di Varsavia. Ma dietro queste scelte strategiche esisteva quello che oggi si è abbandonato per una sorta di narcotizzazione ecologico-terziarizzata che ha posto fine al grande ciclo storico dell’industrializzazione novecentesca con cui siamo entrati nel secondo millennio. Il risultato è che non solo ci siamo fermati, ma abbiamo iniziato a smantellare tutto ciò che coloro che venivano prima di noi avevano costruito.

Un’opera di trasformazione con risultati per molti versi entusiasmanti sotto ogni aspetto: dal livello di vita delle nazioni periferiche, fino ai livelli di istruzione e di sicurezza delle persone. Poi le sirene del transumanesimo hanno incantato e paralizzato gli Ulisse del presente. E così il cuore industriale della Germania - ancor più quando è stata recisa l’arteria energetica russa - ha cessato di battere. $ una tragedia europea e nessuno fa nulla.

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