Minuto per minuto

Ucraina, la guerra in diretta. Diretta "Obbediamo all'ordine di evacuazione", per l'Azov è finita davvero. La nera "profezia": cosa accadrà in 10 anni

Le trattative "complicate" per far uscire i militari ucraini asserragliati nel bunker delle acciaierie Azovstal a Mariupol e l'imminente, nuova offensiva russa in Donbass. Sono questi dal punto di vista bellico i due snodi cruciali di questa giornata di guerra in Ucraina. Dal punto di vista diplomatico e "di scenario", invece, pesa su Kiev e Mosca il capitolo Nato. La Finlandia ha formalmente fatto richiesta di adesione, e la Svezia è in procinto di imitarla. E intanto, nelle prossime ore, l'Alleanza atlantica dispiegherà le proprie forze in Estonia, per una esercitazione militare che sarà una dimostrazione muscolare a pochi chilometri dai confini russi. 

Ore 22.42 Evacuazione Azovstal con i bus
Decine di bus si trovano nei pressi dell'acciaieria Azovstal per permettere l'evacuazione del battaglione ucraino asserragliato nella fonderia da più di 80 giorni. 

Ore 21.48 Sindaco di Mariupol: "Morte 15 donne ad Azovstal"
"Quindici giovani donne, militari e della sanità, sono già morte ad Azovstal. E' una tragedia per l'intero popolo ucraino. Sono i migliori di noi, veri eroi. Bisogna fare ogni sforzo per salvarli". Lo ha scritto su Telegram il sindaco di Mariupol, Vadym Boychenko, rilanciato su Ukrinform.
Ore 21.10 Stoltenberg, adesione Svezia rafforzerebbe sicurezza
"Importante telefonata con la premier svedese Magdalena Andersson. Accolgo con favore la decisione del suo governo di richiedere l'adesione alla Nato". Lo scrive in un tweet il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. "La Svezia è uno dei nostri partner più vicini e l'adesione rafforzerebbe la sicurezza dell'area euro-atlantica e della Svezia in un momento critico", aggiunge.


Ore 20.55 Immagini satellitari svelano quarta fossa comune a Mariupol
Una grande fossa comune è stata scavata vicino al cimitero centrale di Mariupol. A scoprirlo sono stati, grazie all'analisi delle foto satellitari di Maxar, i giornalisti di Radio Svoboda. La sepoltura di massa - la quarta scoperta a Mariupol - è composta da due trincee, lunghe oltre 30 metri, scavate probabilmente già i primi di marzo.

Ore 20.40 Comandante Azov: "Abbiamo respinto nemico per 82 giorni"

"I difensori di Mariupol hanno eseguito un ordine, respingendo il nemico per 82 giorni, nonostante tutte le difficoltà". Così il comandante del reggimento Azov, Denis Prokopenko, in un video pubblicato su Telegram, annuncia di aver accettato l'evacuazione.  Per salvare vite umane, "l’intera guarnigione di Mariupol sta attuando la decisione approvata dal Comando militare supremo e spera nel sostegno del popolo ucraino", dice Prokopenko, ammettendo di essersi interrogato su "ogni decisione presa, ogni piano e ogni operazione, ma i dubbi non hanno mai oltrepassato i limiti del normale e non mi hanno impedito di insistere sul mio punto di vista". Poi la conclusione: "Quando hai eseguito il compito dato e hai preservato le vite delle persone, hai raggiunto il livello più alto del comandare l’esercito, specialmente quando la tua decisione è stata approvata dalla dirigenza militare del Paese".

Ore 19.45  Orban: Abbiamo davanti "un decennio di guerra"

L’Occidente è in preda ad una "follia suicida", secondo quanto ha affermato il primo ministro ungherese Viktor Orban nel discorso per il suo reinsediamento tenuto oggi. "Il prossimo decennio sarà un’era di pericoli, incertezza e guerra", ha detto Orban, denunciando anche quelli che ha definito "la follia del gender" e "il grande programma per la sostituzione della popolazione europea". Infine la nera profezia: "L’immagine di un decennio di guerra si sta aprendo davanti ai nostri occhi, segnato da rinnovate ondate suicide del mondo occidentale".

Ore 19.36 Russia lancia missili a lungo raggio contro base vicino a Leopoli

Le forze russe hanno lanciato missili a lungo raggio contro la base per l’addestramento di Yavoriv, vicino a Leopoli, rende noto una fonte militare occidentale citata da Cnn. L’attacco, avvenuto nelle ultime 24 ore, ha provocato «danni minimi ad alcuni edifici».

Ore 19.25 Orban sulle sanzioni Ue: "Sicurezza energetica è nostra linea rossa" 
Mentre i leader dell’Unione Europea continuano il pressing per introdurre l’embargo al petrolio russo, il premier ungherese Viktor Orban ha insistito sul fatto che Budapest non sosterrà alcuna sanzione che influisca negativamente sulla sicurezza energetica dell’Ungheria. In un discorso al parlamento, il leader nazionalista ha affermato che l’Ungheria non bloccherà le sanzioni dell’Ue fintanto che "non andranno oltre la linea rossa della protezione economica dell’Ungheria. Cioè, purché non mettano a repentaglio la sicurezza energetica del Paese".


Ore 18.36  Zelensky: "Discusso con Fmi su sostegno a economia"
Il presidente Zelensky ha parlato al telefono con la direttrice generale del Fondo monetario internazionale Kristalina Georgieva: come ha scritto lo stesso Zelensky sul suo profilo Twitter, i due hanno "continuato il dialogo e discussa l’esigenza di un sostegno finanziario per l’economia ucraina". Il Fmi, si legge ancora nel "post, è un nostro partner importante. Attendiamo di procedere con un ulteriore lavoro congiunto per mantenere la stabilità finanziaria dell’Ucraina".

 

Ore 18.15 Il premier del Montenegro appoggia l'ingresso della Finlandia nella Nato
Il premier montenegrino Dritan Abazovic ha affermato oggi che il suo Paese appoggia la richiesta della Finlandia di aderire alla Nato. "E' interesse comune che l'Europa sia forte e unita nella difesa dei valori di civiltà", ha detto Abazovic in un incontro con l'ambasciatore finlandese a Podgorica Kim Lahdevirt. "Ci aspettiamo un appoggio ancora maggiore della Finlandia ai nostri sforzi di divenire il primo prossimo Paese membro della Ue", ha aggiunto il premier, citato dai media regionali

Ore 17.30 Draghi riceve Salvini: impegno per la pace e sostegno a Kiev. Il leader della Lega: "Ma cessate il fuoco"
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha incontrato oggi pomeriggio, a Palazzo Chigi, il segretario della Lega, Matteo Salvini. Il colloquio si è incentrato sulla recente visita negli Stati Uniti, nel corso della quale è stato riaffermato l'impegno dell'Italia per la pace attraverso il sostegno all'Ucraina, l'imposizione di sanzioni alla Russia, la rinnovata richiesta di un cessate il fuoco e dell'avvio di negoziati credibili.

Ore 16.55 Lukashenko: uniti con la Russia contro l'Occidente
"Senza un fronte unito, l'Occidente aumenterà la sua pressione sullo spazio post-sovietico". Lo ha detto il presidente bielorusso Alexander Lukashenko al vertice dell'Organizzazione del trattato di sicurezza collettivo (Csto) oggi a Mosca, lanciando un appello ai leader dei membri - sei Paesi ex sovietici, guidati dalla Russia - ad agire insieme contro le "sanzioni infernali" dell'Occidente. Lo riporta la Bbc.

Ore 16.55 Ministro della Difesa svedese vola negli Stati Uniti per adesione alla Nato
Il ministro della Difesa svedese, Peter Hultqvis, sarà negli Stati Uniti mercoledì prossimo per incontrare il capo del Pentagono, Lloyd Austin. Lo annuncia il governo di Stoccolma precisando che al centro dei colloqui a Washington ci saranno la "domanda di adesione alla Nato della Svezia, l'aggressione della Russia contro l'Ucraina, la situazione della sicurezza in Europa e i rapporti bilaterali". Hultqvist incontrerà anche una delegazione del Congresso Usa. Macron promette pieno sostegno all'ingresso: lo conferma l'Eliseo.


Ore 16.30 La Svezia si unisce alla Finlandia per l'adesione alla Nato
Il premier svedese Magdalena Andersson ha annunciato che la Svezia si unirà alla Finlandia nel chiedere l'adesione alla Nato. "E' una decisione storica. Stiamo lasciando un'epoca per entrare in una nuova", ha aggiunto, rilevando come la responsabilità degli interessi di politica di sicurezza del Paese vada presa in maniera congiunta agli altri partiti.

 

Ore 15.50 Edificio in fiamme a Mosca: fumo da un grattacielo 
Il sito indipendente di notizie bielorusso Nexta ha diffuso un video che mostra una colonna di denso fumo scuro levarsi dall’ultimo piano della Dm Tower, una torre uffici di 18 piani a Mosca. Nelle ultime settimane si sono registrati diversi incendi, alcuni dei quali causati da corto circuiti.

Ore 15.20 Mosca: corridoio umanitario dall’Azovstal

Sarebbe stato raggiunto un accordo sull’evacuazione dei militari ucraini feriti e rimasti bloccati nei sotterranei delle acciaierie Azovstal, a Mariupol. A renderlo noto è statp il ministero della Difesa di Mosca.

Ore 14.30 Putin: "L’Ucraina trasforma i nazisti in eroi, armi batteriologiche vicino ai confini"

Durante "l’operazione militare speciale in Ucraina, la Russia ha ottenuto prove che dimostrano l’esistenza di laboratori per sviluppare armi batteriologiche vicino ai propri confini". A riferirlo è stato il presidente russo Vladimir Putin, secondo quanto riporta l’agenzia russa Tass. "Ci sono estremisti in tutti i Paesi, eppure l’Ucraina ha fatto dei suoi nazisti degli eroi nazionali. Il neonazismo rampante è stato osservato da tempo in Ucraina, l’Occidente chiude un occhio su questo", ha aggiunto Putin.

Ore 14.04 L’esercito ucraino raggiunge il confine russo, vicino a Kharkiv

Un’unità ucraina che combatte a nord di Kharkiv afferma di essere in prossimità del confine russo mandando un messaggio: "Signor Presidente, ce l’abbiamo fatta!". Il video diffuso dall’unità mostra un piccolo gruppo di soldati che trasporta un paletto blu e giallo fino alla linea di confine. L’esercito ucraino ha detto lunedì che intorno a Kharkiv «il nemico sta concentrando i suoi principali sforzi per mantenere le sue posizioni e impedire l’avanzata delle nostre truppe» in direzione del confine.

Ore 13.56: Kuleba, "il sesto pacchetto di sanzioni Ue deve includere l'embargo al petrolio"
"Ho iniziato la mia visita a Bruxelles per spingere per il sesto pacchetto di sanzioni dell'Ue contro la Russia, che deve includere un embargo petrolifero. Mi concentrerò anche su ulteriori forniture di armi e sulla concessione all'Ucraina dello status di candidata Ue. Riteniamo che l'Ucraina meriti una valutazione individuale e meritocratica". Così il ministro degli Esteri ucraino Dmitro Kuleba su Twitter.

Ore 13.41: "Battaglione Azov, dieci ucraini si sono arresi" 
Dieci combattenti ucraini bloccati sul terreno dell'acciaieria Azovstal a Mariupol si sarebbero arresi alle forze dell'autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk (Dpr). Lo ha dichiarato Alexander Khodakovsky, comandante di un'unita' delle forze interne della DPR. "I primi dieci militari che portavano bandiere bianche sono usciti da un tunnel", ha scritto Khodakovsky su Telegram citato dall'agenzia russa Interfax. Questa mattina il consigliere del sindaco di Mariupol Petro Andryushchenko ha smentito la resa dei alcuni combattenti dell'acciaieria. 

Ore 13.24: Mosca, "potremo riconsiderare le relazioni con i paesi non amici"
Secondo il ministero degli Esteri russo, "l'aggressività dei paesi occidentali" potrebbe portare a una "revisione dei punti cardine delle relazioni della Russia con gli Stati non amici". 

Ore 12.57: esercitazioni Nato in Estonia, 250 militari dalla Finlandia
Soldati finlandesi, svedesi, americani e ucraini partecipano da oggi a manovre della Nato in Estonia: coinvolti in totale 16mila militari provenienti da 11 Paesi. Secondo i media di Helsinki, sono 250 i soldati finlandesi che prendo parte alle esercitazioni "Hedgehog 2022", avviate all'indomani dell'annuncio della Finlandia sulla richiesta di adesione all'Alleanza atlantica. Le manovre coinvolgeranno tutti i corpi delle Forze armate, terra, mare, aria e anche le unità cyber. Le esercitazioni non sono state decise in conseguenza dell'invasione russa ma erano previste già da un anno, secondo il vice comandante delle Forze estoni, Veiko-Vello Palm, precisando tuttavia che nelle ultime settimane si sono aggiunti altri Paesi. 

12.33: "Russi concentrati a Luhansk per mancanza di forze"
"Il Cremlino aveva sognato di conquistare Kiev, Kharkiv e Odessa, poi almeno le regioni di Donetsk e Luhansk. Adesso le truppe russe sono concentrate nella regione di Luhansk a causa della mancanza di forze. Continuiamo il trattamento della megalomania imperiale e per fare affrontare a Mosca la realtà". Lo scrive su Twitter il consigliere del presidente ucraino, Mikhailo Podolyak
 

Ore 12.10: "Sabotatori russi respinti a Sumy"
Militari russi hanno aperto il fuoco a partire dal territorio della Federazione nella zona di confine con l'Ucraina nella regione di Sumy e la Guardia di Frontiera "ha combattuto contro i sabotatori dell'esercito nemico" che cercavano di entrare in territorio ucraino a partire dal villaggio di Lokot. A riferirne è stato il servizio di controllo alle frontiere ucraino, citato dalla Cnn. La città di Sumy - vicina al confine - è stata una delle prime ad essere attaccata durante l'invasione russa. "I militari russi hanno lanciato proietti di mortaio, granate ed hanno sparato con mitragliatrici e fucili automatici. Le guardie di frontiera hanno contrastato i sabotatori costringendoli a ritirarsi oltre confine", ha reso noto la fonte. Dopo diverse settimane di calma, i villaggi di confine vicini a Sumy sono stati nuovamente attaccati nel corso degli ultimi giorni, con raid aerei e fuoco di artiglieria, secondo quanto riportato dalle autorità locali.

Ore 11.26: Haker russi Killnet attaccano il sito della Polizia
Una azione "dimostrativa" degli hacker di Killnet, una sorta di ritorsione contro le dichiarazioni della Polizia di Stato italiana: ci sarebbe questo dietro l'aumento anomalo del traffico degli accessi al sito della Polizia di Stato, riportato dall'Adnkronos, un fenomeno che lo stava portando alla saturazione. Lo rivendicano nella loro chat di Telegram gli attivisti del collettivo russo spiegando che "secondo i media stranieri Killnet avrebbe attaccato l'Eurovision ma sarebbe stata fermata dalla polizia italiana": Ma - spiegano gli hacker russi - "Killnet non ha attaccato l'Eurovision": però a questo punto "oggi dichiara ufficialmente guerra a 10 paesi, inclusa la menzognera polizia italiana". "Il vostro sito ha smesso di funzionare" affermano, invitando i tecnici informatici italiani a rispondere "come hanno fatto per l'Eurovision". 

Ore 10.52: I russi iniziano a usare il drone kamikaze "Cube" 
L'esercito russo ha iniziato a utilizzare in Ucraina l'ultimo drone kamikaze 'Cube'. Lo riporta Ukrinform citando una fonte giornalistica su Telegram. Il drone - sottolinea il media ucraino - "ha tre modalità: mirato al bersaglio attacca ed esplode al momento di colpirlo; si autodistrugge; si paracaduta e aspetta che qualcuno gli si avvicini per esplodere". 

Ore 10.26: Ue, alto rischio di ribasso in Germania con lo stop al gas russo 
"La possibilità di un'interruzione improvvisa della fornitura di gas dalla Russia comporta un significativo rischio al ribasso per le prospettive" economiche della Germania. E' quanto si legge nelle previsioni economiche di primavera della Commissione europea relative alla Germania. "La Germania sta intensificando i passi per ridurre la sua dipendenza dall'energia russa diversificando i fornitori e accelerando l'adozione delle energie rinnovabili, tra le altre misure", ha ricordato la Commissione. "Tuttavia, nel breve-medio termine, i prezzi ancora elevati dell'energia dovrebbero deprimere la produzione in settori chiave nelle prime fasi della catena del valore, come metalli e prodotti chimici. Si prevede che l'incertezza sull'esito della guerra in Ucraina avrà un impatto negativo sugli investimenti", si legge ancora nelle previsioni. La Commissione ha, inoltre, spiegato che, "a marzo, le conseguenze dell'invasione russa dell'Ucraina e l'imposizione di lockdown legati al Covid-19 in alcuni centri industriali cinesi hanno provocato nuove strozzature nell'offerta, l'aumento vertiginoso dei costi dell'energia e dei materiali e un ulteriore aumento della gia' elevata inflazione dei prezzi al consumo". Secondo l'esecutivo europeo, "questi sviluppi saranno un freno alla crescita nei prossimi trimestri, con la produzione e le esportazioni destinate a continuare a essere rallentate dalle interruzioni del commercio causate dalla guerra in Ucraina e dal lockdown in Cina". 

Ore 9.50: "Più armi e sanzioni", sit-in davanti al Consiglio Ue 
Un gruppo di manifestanti sta protestando davanti alla sede del Consiglio dell'Ue a Bruxelles dove oggi si svolge il Consiglio Affari Esteri. Una cinquantina di persone, con bandiere dell'Ucraina, volti e indumenti di bambini lasciati a terra macchiati di rosso come il sangue, taniche con la Z, gridano slogan come: stop al petrolio russo ora, più sanzioni alla Russia e più armi all'Ucraina. 

Ore 9.21: Borrell, "Difficile oggi uno sblocco sulle sanzioni contro Mosca"
Sull'embargo al petrolio del sesto pacchetto di sanzioni "dobbiamo convincere tutti e 27 e tra loro c'è qualcuno che ha più problemi di altri. È una situazione oggettiva che alcuni Stati membri affrontino maggiori difficoltà perché sono più dipendenti (dal petrolio russo), perché non hanno sbocco sul mare, perché non hanno la possibilità di ricevere navi cisterna. L'Ungheria ha solo due gasdotti e vengono dalla Russia. Quindi sicuramente ne discuteremo e faremo del nostro meglio per far evolvere la situazione, ma non posso garantire che accada perché le posizioni sono piuttosto forti". Così l'Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, al suo arrivo al Comitato ministeriale Ue-Canada e Consiglio Esteri Ue a Bruxelles. 

Ore 9.01:  Ambasciata cinese a Londra, "no a interferenze del G7"
"La Cina esprime forte insoddisfazione e ferma opposizione alle parole e alle azioni del G7". Così un portavoce dell'ambasciata cinese nel Regno Unito - citato dal China Global Television Network (Cgtn) - ha commentato il comunicato diffuso sabato dal gruppo del G7 che alludeva a questioni quali Taiwan, lo Xinjiang, le dispute marittime. Le questioni relative a Taiwan, lo Xinjiang, il Tibet e Hong Kong sono solamente affari interni cinesi che non tollerano un'interferenza straniera, ha aggiunto il portavoce. La Cina è fermamente impegnata a salvaguardare la sua sovranità territoriale e i suoi diritti ed interessi marittimi ed è pronta a continuare a gestire adeguatamente le differenze con i paesi interessati attraverso consultazioni e negoziati, ha proseguito. Definendo quindi coerenti e chiare la politica e la posizione della Cina sulla crisi ucraina, il portavoce ha sottolineato che Pechino non accetterà alcuna coercizione o pressione esterna e si opporrà fermamente a qualsiasi sospetto o accusa infondata contro il Paese. In quanto paese amante della pace che sostiene la cooperazione, la Cina è sempre stata costruttore di pace mondiale, partecipe dello sviluppo globale e difensore dell'ordine internazionale, ha concluso

Ore 8.49: Ryabkov: "L'allargamento della Nato avrà conseguenze di vasta portata"
"L'adesione di Finlandia e Svezia alla Nato sarà un errore con conseguenze di vasta portata". Lo ha detto questa mattina il viceministro degli Affari esteri della Federazione Russa Sergey Ryabkov.

Ore 8.17: Lituania, "Europa ostaggio dell'Ungheria"
"L'Ue è tenuta in ostaggio da uno Stato membro che non ci aiuta a trovare una soluzione" sull'embargo al petrolio. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis, al suo arrivo alla riunione dei ministri degli Esteri Ue a Bruxelles, riferendosi al no dell'Ungheria. "Penso che la Commissione abbiamo davvero offerto delle soluzioni che a noi sembravano troppo allentate. Stiamo parlando di un embargo al petrolio che inizierebbe dal 31 dicembre 2024, dando quasi due anni e mezzo di tempo per riuscirci. Penso che tutti si aspettassero che sarebbe stato sufficiente", ha spiegato. "E non so spiegare perché non lo sia", ha aggiunto il capo della diplomazia lituana. 

Ore 7.44: Mosca, "da 8 anni suggeriamo l'opzione del compromesso"
"Sono otto anni che suggeriamo l'opzione migliore, il compromesso". A dichiararlo, in un'intervista, è stata la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, citata dalla Tass. "Non una pura opzione simbolica per salvare il volto di questo stato, ma per preservare un paese unito, un paese che sarebbe inoltre stato in grado di superare una crisi della crescita e sarebbe stato basato su principi democratici con possibilità di sviluppo sostenibile alternativo in un certo numero di aree", ha proseguito. "Questa opzione è stata suggerita dalla Russia, dai politici russi, ma l'Europa ha perso l'occasione", ha affermato la portavoce, secondo la quale l'Europa ha scelto di tagliare qualsiasi canale di comunicazione con la Russia: "Quello che è successo ora, e penso che non lo capiscano completamente, è che ci hanno dato il via libera".

Ore 7.31: "L'esercito russo prepara un nuova offensiva, truppe concentrate a Izyum"
L'esercito russo sta preparando operazioni offensive impiegando unità concentrate nella città di Izyum, nella regione di Kharkiv, nell'Ucraina orientale. E' quanto si legge nel rapporto dello Stato maggiore ucraino pubblicato questa mattina. "In direzione di Slobozhansky, il nemico sta cercando di scoraggiare l'offensiva delle forze di difesa a nord della città di Kharkiv e impedire loro di raggiungere il confine di stato dell'Ucraina", dichiara inoltre lo Stato maggiore ucraino. Per diverse settimane, le truppe russe hanno effettuato operazioni offensive attive in direzione di Kharkiv, ma non sono state in grado di superare la resistenza delle forze armate ucraine, e hanno iniziato un graduale ritiro verso la Russia. (

Ore 7.17: Nato, maxi esercitazione con 15 mila soldati in Estonia 
Prenderà il via in giornata una delle più grandi esercitazioni mai realizzate dalla Nato nella storia dei Paesi baltici. Nome in codice Hedgehog, riferisce la Bbc, le esercitazioni si terranno in Estonia nelle prossime due settimane e coinvolgeranno 15.000 soldati provenienti da dieci Paesi, tra cui Regno Unito, Stati Uniti oltre ai non membri Finlandia e Svezia. Le manovre erano state pianificate molto prima dell'invasione russa dell'Ucraina. 

Ore 7.13: Nato, il premier svedese oggi in Parlamento cerca l'appoggio per l'adesione
La premier svedese, Magdalena Andersson, andrà oggi in Parlamento per cercare un ampio sostegno alla richiesta di adesione del Paese alla Nato, dopo che il suo Partito socialdemocratico al governo ha abbandonato l'opposizione di lunga data all'ingresso nell'Alleanza, sulla scia dei timori creati dall'invasione russa dell'Ucraina. "Mi assicurerò che ci sia un ampio sostegno parlamentare alla domanda di adesione della Svezia e dopo prenderemo una decisione a livello di governo", ha detto ieri Andersson in una conferenza stampa riportata dal Guardian. La Svezia, ha detto, "ha bisogno delle garanzie di sicurezza che derivano dall'ingresso nella Nato. Se restassimo l'unico Paese nella regione fuori dalla Nato - ha avvertito Andersson - saremmo in una posizione molto vulnerabile". 

Ore 6.59: Stoltenberg, "Kiev può vincere questa guerra"
Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha dichiarato che la guerra della Russia in Ucraina non sta andando come previsto dal Cremlino. “La Russia non è riuscita a prendere Kiev. Si stanno ritirando da Kharkiv, la loro grande offensiva nel Donbas è in stallo. La Russia non sta raggiungendo i suoi obiettivi strategici", ha affermato Stoltenberg secondo cui "l'Ucraina può vincere questa guerra". Parlando a Berlino durante gli incontri con la Nato, invece, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha affermato che l'ambasciata americana sta prendendo tutte le precauzioni necessarie, ma che sono in corso i lavori per riprendere le operazioni a Kiev molto presto. Blinken ha anche affermato che "la Nato è più forte, più capace, più unita che mai".

Ore 6.54: Zelensky, "l'operazione speciale della Russia è fallita, armate in stallo"
"Ci stiamo preparando a nuovi tentativi da parte della Russia di attaccare il Donbass, per intensificare in qualche modo il loro attacco nel sud dell'Ucraina". Lo ha detto il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky convinto che gli occupanti russi siano in una situazione di stallo e che la loro "operazione speciale" sia fallita. "Gli occupanti ancora non vogliono ammettere di essere in un vicolo cieco e che la loro cosiddetta 'operazione speciale' è già fallita. Ma verrà sicuramente il momento in cui il popolo ucraino spingerà gli invasori al pieno riconoscimento della realtà", ha aggiunto Zelensky in un videomessaggio come riportato dal Kiev Independent. "Gli attacchi missilistici russi di oggi sulla regione di Lviv, i bombardamenti di Huliaipil, Severodonetsk, Lysychansk, le città e le comunità della regione di Donetsk, tutta questa brutalità degli occupanti che l'Ucraina sta vivendo ogni giorno, porteranno solo al fatto che i soldati russi che sopravvivranno porteranno questo male indietro", ha aggiunto. "Lo porteranno in Russia, perché si ritireranno. È così che finirà tutta la febbrile attività dell'esercito russo", è convinto il presidente. 

Ore 6.02: L'esercito ucraino raggiunge confine con la Russia nella regione di Kharkiv
Nella regione di Kharkiv, i difensori ucraini di uno dei battaglioni di difesa territoriale hanno respinto l'esercito russo e hanno raggiunto una sezione del confine di stato Ucraina-Russia. Lo rende noto Ukrinform. "Il 227° Battaglione della 127ma Brigata delle Forze di Difesa Territoriale delle Forze Armate dell'Ucraina della città di Kharkiv ha respinto i russi e ha raggiunto una sezione del confine dello Stato", ha scritto su Facebook il Ministero della Difesa dell'Ucraina.

Ore 3.09: Austin a Kiev, "sostegno Usa è incrollabile"
In una conversazione con il suo omologo ucraino Oleksii Reznikov, il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, ha ribadito il "sostegno incrollabile" di Washington "alla sovranità dell'Ucraina" e garantito "l'assistenza nel campo della sicurezza per rafforzare la capacita' dell'Ucraina di contrastare l'aggressione russa". 

Ore 00.09: "Negoziati per far uscire anche i militari da Mariupol"
Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky afferma che sono in corso negoziati per arrivare far uscire le persone da Mariupol, compresi i combattenti ucraini asserragliati nell'acciaieria di Azovstal. Zelensky lo ha annunciato in un videomessaggio, riferisce Ukrinform. "Stiamo proseguendo trattative molto difficili e delicate per salvare la nostra gente da Mariupol, da Azovstal. Ci occupiamo quotidianamente di questo. E la cosa principale è che gli accordi siano rispettati", ha detto il presidente.