I "luminari" di Putin

Joe Biden, la portavoce minacciata sulla tv russa: "Solo perché lesbica, nera e immigrata. Che fine farà"

Karine Jean-Pierre è stata nominata portavoce del presidente degli Stati Uniti d’America. La 44enne ha preso il posto di Jen Psaki ed è la dimostrazione che il cosiddetto “sogno americano” esiste ancora: è una donna di colore, omosessuale e figlia di emigrati haitiani. Per arrivare dove si trova oggi ha studiato e lavorato duramente: dopo aver preso un master in Affari internazionali alla Columbia, ha iniziato la carriera politica con Barack Obama fino a diventare capo dello staff della campagna di Kamala Harris.

 

 

Sebbene sia un simbolo potente, non è solo per quello che la Jean-Pierre è diventata portavoce della Casa Bianca: ciò è da ascrivere anche e soprattutto alle sue competenze. Ovviamente i propagandisti del Cremlino sulla tv di stato russa non hanno perso occasione per mostrare tutto il loro bigottismo, regalando agli spettatori un momento denso di razzismo, sessismo e omofobia. “La ragazza ce la farà per un mese o due, poi verrà rimpiazzata - è la previsione del giornalista Andrei Sidorchik - la rimpiazzeranno presto con una donna bianca e etero. Lei ammetterà di non essere stata scelta per le sue capacità professionali, ma perché nera, lesbica e immigrata”.

 

 

“Quando farà degli errori - ha aggiunto il ‘luminare’ russo - ci sarà la scusa che è stata scelta per altre ragioni”. Poi il conduttore Evegeny Popov ha rincarato la dose, mostrando anche di non conoscere minimamente la persona di cui sta parlando, ma di giudicarla soltanto dal colore della pelle e dall’orientamento sessuale: “Leggo vari libri, sono laureato, parlo diverse lingue ma ciò non serve per rappresentare gli Stati Uniti alla Casa Bianca, è più importante essere come lei. Almeno è carina”.