La guerra dello zar

Vladimir Putin, "situazione tragica": pronto il nuovo attacco

Vladimir Putin sta pianificando un attacco dal nord dell'Ucraina insieme alla Bielorussia di Aleksandr Lukashenko? Secondo Kiev, sì. Sarebbe proprio questo il piano dello zar nelle prossime settimane. A far sorgere dei dubbi sono stati i colloqui avvenuti lunedì scorso fra i due leader a Minsk. Un summit cui hanno partecipato pure i ministri russi della Difesa Shoigu e degli Esteri Lavrov. A far tremare le forze ucraine è anche l'accordo che Mosca ha trovato con Minsk su delle esercitazioni congiunte al confine fra Bielorussia e Ucraina. 

Finora, però, il presidente bielorusso è stato sempre molto attento a sostenere Putin solo con le parole, senza il coinvolgimento di armi e soldati. Ma l'incontro di pochi giorni fa potrebbe avergli fatto cambiare idea, anche se le dichiarazioni ufficiali parlano soltanto di accordi di sicurezza reciproca e di nuove esercitazioni militari congiunte. A far preoccupare sono pure delle immagini riprese via satellite e citate dalla rivista americana Foreign Policy. Immagini che rivelano l’apertura di nuove strade lungo la frontiera tra Bielorussia e Ucraina e rinforzi di truppe proprio in quella regione.

Intanto Putin, durante una riunione del consiglio di difesa, ha fissato gli obiettivi militari russi del 2023, dicendo che "la situazione nel Paese è tragica per colpa dell'Occidente che ha fatto di tutto per inasprire il conflitto". Tra gli obiettivi c'è l'aumento delle capacità di combattimento delle forze aerospaziali di Mosca: "Oggi il potenziale e le capacità militari di quasi tutti i Paesi della Nato vengono usati attivamente contro di noi - ha detto -. In tutti i territori della Federazione russa, compresi quelli nuovi, sarà assicurata una vita sicura per i cittadini russi". Lo zar, poi, ha assicurato che gli "obiettivi dell'operazione speciale in corso saranno raggiunti", che presto saranno dispiegati i missili balistici intercontinentali Saramat e che Mosca continuerà a migliorare la preparazione al combattimento delle forze nucleari.