L'avvertimento

Nato, Stoltenberg: "Occidente si prepari a una guerra di logoramento"

Vladimir Putin non ha immediati piani di pace per la guerra in Ucraina, anzi "vuole più guerra", e per questo l’Occidente deve prepararsi a fornire aiuti a Kiev ancora per molto tempo. È quanto ha annunciato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un’intervista al quotidiano britannico The Guardian. Putin è impegnato in "una guerra di logoramento", ha spiegato Stoltenberg, la Russia sta aumentando la produzione industriale militare e "si rivolge a regimi autoritari come l’Iran o la Corea del Nord e altri per cercare di ottenere più armi".

Di conseguenza, Stoltenberg ha ribadito che gli Stati Uniti, il Regno Unito, la Francia, la Germania e altri Stati Occidentali devono essere pronti a sostenere l’Ucraina con armi, munizioni e pezzi di ricambio. "La necessità continuerà a esserci, perché questa è una guerra di logoramento", ha sottolineato il segretario generale della Nato, aggiungendo che durante il prossimo vertice dell’alleanza nella capitale lituana Vilnius, chiederà che i Paesi membri spendano almeno il 2 per cento del loro Pil per la difesa. L’obiettivo, ha sottolineato Stoltenberg, è "consentire agli ucraini di lanciare un’offensiva e riconquistare il territorio". Al momento solo sette dei 30 paesi membri della Nato hanno raggiunto questo obiettivo. 

Stoltenberg ieri ha incontrato la ministra elvetica della Difesa, Viola Amherd e si è discusso della intensificazione della cooperazione in materia di sicurezza fra la Svizzera e la Nato. Paese neutrale, la Svizzera intende partecipare maggiormente alle esercitazioni della Nato, sviluppare l’interoperabilità tra l’esercito svizzero e l’Alleanza, rafforzare la sua partecipazione ai centri di competenza certificati, nonché collaborare più strettamente nei settori ciber, resilienza e innovazione. Il rafforzamento della cooperazione auspicato è una conseguenza della guerra in Ucraina. In settembre Berna ha pubblicato un documento complementare al rapporto sulla politica di sicurezza della Confederazione per il 2021, in cui viene menzionato questo obiettivo. A tal fine, la Nato dispone di uno strumento chiamato Programma di partenariato individuale su misura (Itpp). Colloqui tra la Svizzera e l’Alleanza atlantica sono già in corso. Berna intende elaborare entro l’estate un regolamento che includa tutti i progetti auspicati.