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Gerasimov "sta superando i limiti": scatta la rappresaglia di Putin?

sabato 1 aprile 2023

2' di lettura

Il mandato del capo di Stato maggiore russo, generale Valery Gerasimov, sarebbe stato marcato dal fallimento: è quanto emerge dall'analisi dell'intelligence militare britannica, riportata questa mattina dal ministero della Difesa di Londra. "L'11 gennaio 2023, il capo di stato maggiore russo (CGS), generale Gerasimov, ha assunto il comando personale della "operazione militare speciale" in Ucraina. Il mandato di Gerasimov è stato caratterizzato dallo sforzo di lanciare un'offensiva invernale generale con l'obiettivo di estendere il controllo russo su tutta la regione del Donbass. Ottanta giorni dopo, è sempre più evidente che questo progetto è fallito", ha spiegato il ministero britannico. "E' realistico pensare che il capo di Stato maggiore Gerasimov stia superando i limiti della tolleranza dei fallimenti per la leadership russa", ha aggiunto la Difesa di Londra. Fuori dal gergo diplomatico, è chiaro cosa possa attendere Gerasimov, già in passato più volte umiliato da Vladimir Putin e fatto misteriosamente "sparire" per intere settimane dal Cremlino. Stavolta, però, il suo destino potrebbe essere ancora più cupo.

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Nel frattempo, il presidente russo ha firmato una nuova strategia di politica estera volta a ridurre il "dominio" occidentale e identificare Cina e India come partner chiave per il futuro. Lo riporta il prestigioso quotidiano britannico Guardian, secondo cui il nuovo documento cementa la profonda rottura in stile Guerra Fredda tra la Russia e l'occidente a causa dell'offensiva di Mosca in Ucraina. "La Federazione russa intende dare la priorità all'eliminazione delle vestigia del dominio degli Stati Uniti e di altri paesi ostili nella politica mondiale", recita il documento.Il termine “Paesi ostili” è usato dalla Russia per riferirsi a quei Paesi, in particolare in Europa e Nord America, che hanno condannato la campagna militare di Mosca in Ucraina e adottato sanzioni, scrive ancora il Guardian. Il documento di 42 pagine, che è stato pubblicato sul sito web del Cremlino, afferma che la Russia mirerà a "creare le condizioni affinché qualsiasi Stato rifiuti le mire neocolonialiste ed egemoniche" dell'Occidente.

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Il documento descrive anche la Russia come una "civiltà statale" incaricata di difendere quello che viene definito come il "mondo russo" delle culture correlate nel continente eurasiatico. Il concetto di "mondo russo" è utilizzato dal Cremlino per giustificare le sue azioni in Ucraina con l'affermazione di voler difendere la minoranza di lingua russa del Paese. 

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