Adesso il patto scellerato che Sanchez ha fatto con gli indipendentisti catalani sta per scoppiargli tra le mani. Il governo socialista dovrà fare i conti con le richieste continue dei separatisti, Infatti l'ex presidente della Genralitat catalana, Carles Puigdemont, ha annunciato l’intenzione di candidarsi alle prossime elezioni catalane del 12 maggio.
"Oggi inizia il conto alla rovescia per il mio ritorno", ha detto il leader indipendentista, in un discorso a Elne, città francese vicina alla frontiera spagnola. "Non abbiamo rinunciato a niente. Manteniamo la legittimità del referendum e la dichiarazione d’indipendenza", ha proseguito Puigdemont, promettendo di portare a termine il processo di indipendenza avviato nel 2017.
Puigdemont è fuggito all’estero il 30 ottobre 2017 per evitare l’arresto per sedizione e ribellione in seguito alla proclamazione dell’indipendenza catalana, sulla base di un referendum ritenuto illegale dal governo centrale spagnolo. L’annuncio di volersi candidare arriva mentre il parlamento spagnolo si appresta ad approvare la legge di amnistia che permetterà il ritorno in patria. Il provvedimento, grazie al quale il partito indipendentista catalano Junts ha dato appoggio al governo di Pedro Sanchez, dovrebbe essere approvato a fine maggio. Fino a quando l’amnistia non entrerà in vigore, Puigdemont rischia l’arresto al suo ingresso in Spagna.