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JD Vance, chi è il vice di Trump: le battute feroci contro Hunter Biden (e il tycoon come Hitler)

R.T.
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In una campagna elettorale sempre più agitata e sconvolta dal fallito attentato a Donald Trump, c’è una figura nel partito repubblicano che potrebbe cambiare il futuro della destra americana. È James Donald Bowman, poi diventato James David Vance, con il cognome materno. È un giovane senatore dell’Ohio, che diventerà il numero due del presidente. Figlio della classe operaia, nel 2016, quando Trump si accingeva a conquistare la Casa Bianca per la prima volta, ebbe il coraggio di dire: “Non posso digerire Trump, con lui la classe operaia finisce in un posto oscuro”. Non solo, ebbe l’ardire di definire pubblicamente il candidato repubblicano alla presidenza un “idiota” e, in privato, lo paragonò addirittura ad Adolf Hitler. Ora, dopo 8 anni e all’alba dei suoi 40 anni, punta a conquistare la classe media e cambiare il partito dall’interno, sfilando proprio al fianco di Trump, che l’ha perdonato, per la volata finale alla presidenza per i repubblicani. Dovranno competere negli stati del Nord, tra Pennsylvania, Wisconsin e Michigan.

Un uomo del popolo e per il popolo, che ne conosce il linguaggio e le dinamiche, che da piccolo in estate andava dalla nonna Mamaw in Kentucky, lei sindacalista e storica democratica, tranne che nel 1984, quando votò Reagan). Trump ha l’occhio lungo, evidentemente, e ha scelto lui per conquistare quella classe media e operaia bianca che vede spaventata dagli Usa di oggi. Vance raccoglie le voci di chi vorrebbe rallentare il sostegno a Zelensky e lo ha scritto pubblicamente in un editoriale sul New York Times, pubblicato mesi fa. È la “New Right” quella di JD, anche se sempre antiabortista. I Dem lo temono e lo hanno detto senza mezzi termini: “Il ticket Trump-Vance minaccia la nostra democrazia, il futuro e la libertà”. Nato a Middletown, in Ohio, la sua carriera si è sviluppata fra scuole pubbliche e l’università prestigiosa di Yale nel 2010. Lauree in Filosofia e Scienze politiche.

 

Unitosi, poi, al fondatore di PayPal, Peter Thiel, con la sua Mithril Capital. Sposa la sua Usha Chilukuri con una cerimonia indù e con lei fa tre figli. Ha servito in Iraq e Afghanistan da soldato dei Marines e, per questo, è scettico sull’intervento Usa nei conflitti all’estero. Nel 2016 ottenne fama con il suo libro Hillbilly Elegy, che divenne un bestseller e di cui Netflix acquisì i diritti per un film diretto nel 2020 da Ron Howard e recitato da Glenn Close, nei panni di sua nonna. Rod Dreher lo intervistò per la rivista The American Conservative e ne tastò l’effettiva esperienza: Non si può sapere cosa succede davvero alla classe operaia senza aver letto il libro “.

Ha la battuta facile, una volta in campagna elettorale in New Hampshire disse: “Hunter Biden ha riconosciuto che l’inflazione è alta, perché è salito il prezzo della cocaina tagliata”. Dopo l’attentato a Trump, Vance ha subito puntato il dito sui democratici: “Il clima è questo, perché Biden continua a descrivere Trump come un fascista autoritario”. Ora punta a diventare il numero due d’America, ma la sua vision non è a breve gittata, bensì guarda ai prossimi decenni. Una volta a Politico disse: “Il Paese non è stato fregato in un periodo di 10 anni, e non si sbloccherà in un periodo di 10 anni”.

 

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