Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha "ribadito" al Consiglio dei ministri che "l’autorità giudiziaria è indipendente", che "tutti hanno diritto a una giustizia uguale e che la legge è uguale per tutti" e "che i magistrati devono essere protetti". Le sue dichiarazioni sono arrivate dopo che la condanna e la dichiarazione di ineleggibilità di Marine Le Pen hanno scatenato attacchi contro i giudici da parte del Rassemblement National. Lo ha riferito la portavoce del governo Sophie Primas, citata dall'emittente Bfmtv. Il capo dell'Eliseo, inoltre, ha definito "assolutamente intollerabili" le minacce rivolte ai giudici che hanno condannato la storica leader dell'estrema destra.
Allo stesso tempo Macron ha dichiarato che "tutti coloro che cercano giustizia hanno il diritto di presentare ricorso". I tribunali hanno indicato che il processo d'appello per Le Pen potrebbe essere celebrato entro un lasso di tempo che lascerebbe la porta aperta a una sua possibile candidatura presidenziale nel 2027.
Marion Maréchal, nipote di Marine Le Pen, ha parlato col Corriere della Sera di cosa è successo dopo la lettura della sentenza: "Era incredula perché non si sarebbe mai immaginata che il giudice applicasse un'ineleggibilità immediata così violenta e con motivazioni politiche esplicite. D'altronde sono in molti, anche tra gli avversari, a essere rimasti sgomenti dopo questa sentenza". Poi ha aggiunto: "E se poi in appello venisse prosciolta? Ci ritroveremmo un presidente eletto dai francesi solo per l'impossibilità del candidato voluto dal popolo di presentarsi. Dunque con quale legittimità popolare? Il fatto che persino la Russia trovi in questo fatto un'occasione per criticare le nostre istituzioni democratiche fa riflettere".