Alta tensione in Nord Africa. Mosca vuole puntare missili contro l'Europa posizionandoli in Libia. La Russia, a quanto pare, vuole installare sistemi missilistici nella base militare di Sebha, capoluogo del Fezzan libico controllato dal generale Khalifa Haftar, per puntarli contro l'Europa. Lo ha riferito ad "Agenzia Nova" una persona vicina al dossier, precisando che il piano sarebbe gia' in fase avanzata. Sebha, situata nella Libia meridionale a circa 900 chilometri da Tripoli e poco piu' di 1.000 chilometri dall'isola italiana di Lampedusa, rappresenta un punto strategico ideale per colpire obiettivi europei con missili a medio e lungo raggio. Il 12 maggio scorso e' stato ucciso a Tripoli Abdulghani al Kikli, detto "Ghaniwa", leader del "Dispositivo di sostegno alla stabilita'" (Dss), per mano della Brigata 444, milizia fedele al premier del Governo libico di unita' nazionale (Gun), Abdulhamid Dabaiba. Questo episodio ha scatenato la peggiore spirale di violenza nella capitale libica degli ultimi anni, offrendo a Haftar la possibilità di neutralizzare tutte le milizie rivali, avanzare verso Tripoli ed assumere il controllo di tutto il Paese. La persona vicina al dossier spiega: "Haftar, insieme a suo figlio Saddam, sta lentamente avanzando verso Tripoli per sgominare il mosaico di milizie che difendono la capitale, arrestare o esiliare Dabaiba, probabilmente a Istanbul, e impossessarsi di tutta la Libia".
Secondo questa persona, i russi starebbero legittimando e sostenendo l'avanzata del generale libico, consentendogli di espandere ulteriormente la base di Sebha con la collaborazione della Bielorussia, come gia' riferito da "Nova" (Libia: Khaled Haftar sigla in Russia un patto di cooperazione militare strategica, 09.05.2025). "Il vero obiettivo di Putin e dei servizi russi è installare missili nella base di Sebha e puntarli contro l'Europa". Se davvero la Russia dispiegasse missili a medio raggio nel Fezzan, le rampe potrebbero essere protette dai sistemi di difesa aerea gia' utilizzati dalle forze di Haftar, come il sistema russo Tor-M1, recentemente mostrato durante la parata militare di Bengasi. Il Tor-M1 e' un sistema missilistico terra-aria molto avanzato, capace d'intercettare e neutralizzare missili nemici, droni e velivoli a bassa quota, garantendo cosi' un'efficace copertura difensiva dei siti strategici.