Mentre si aspetta di capire quale sarà la prossima mossa degli Usa nel conflitto in corso tra Tel Aviv e Teheran, si è ricomposta una grande Armada che potrebbe influenzare i prossimi raid contro l'Iran: ne fanno parte due portaerei, la Vinson che si trova già in zona e la Nimitz che invece sarebbe in arrivo da Oriente; dozzine di caccia tra cui F-35 e F-22; e vettori cruise. A tutto questo, come si legge sul Corriere della Sera, si aggiunge la mobilitazione di quasi 30 velivoli da rifornimento, che servono ad allungare il raggio degli "incursori".
Altro mezzo che terrorizza l'Iran è lo "Spirit" americano, il bombardiere B-2, cioè l’unico velivolo in grado di trasportare la GBU-57, la super bomba da 14 tonnellate progettata per distruggere bunker a grandi profondità. Una bomba che potrebbe essere utilizzata per colpire il sito nucleare iraniano di Fordow, blindato da 90 metri di roccia. Secondo il New York Times, dopo alcune esercitazioni del Pentagono, è emerso che sono necessari diversi "passaggi" dei B-2, come una sorta di martello, per giungere all'obiettivo di distruzione completa del bersaglio.
Intanto, da Teheran le risposte arrivano con lanci di missili e promesse di punizioni ancor più severe per lo Stato ebraico. Le autorità iraniane, infatti, pur dicendo di non aver ancora usato le armi migliori, hanno comunque annunciato di essere riusciti di nuovo a violare lo scudo dell'esercito israeliano prendendo di mira le sedi dell’intelligence alla periferia di Tel Aviv.