Hamas avrebbe accettato il piano elaborato dall'inviato americano Steve Witkoff. Al centro il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi. Un via libera seppur con "lievi e formali modifiche". Lo riferisce l'emittente televisiva del Qatar al-Araby spiegando che i negoziatori di Hamas hanno dato risposta positiva ai mediatori. Secondo l'emittente, dunque, sarebbero state tutte le questioni chiave contenute del testo elaborato dagli Usa. Hamas ha richiesto solo lievi modifiche nella formulazione del documento. La bozza di accordo è stata approvata all'inizio di questa settimana dal ministro israeliano per gli Affari strategici Ron Dermer durante la sua visita a Washington.
Ma cosa prevede l'accordo? L'offerta, secondo quanto riferito, prevederebbe una tregua di 60 giorni durante i quali Hamas dovrebbe rilasciare la metà dei prigionieri israeliani ancora in vita a Gaza, stimati in 22, in cambio della liberazione da parte di Israele di un numero non specificato di detenuti palestinesi. Dei 251 ostaggi catturati durante l'attacco del 7 ottobre, 49 restano ancora nella Striscia, e tra questi l'esercito israeliano ritiene che 27 siano morti.
Lo stesso Donald Trump, due giorni fa, si era pronunciato così: "I miei rappresentanti hanno avuto oggi un lungo e produttivo incontro con gli israeliani su Gaza. Israele ha accettato le condizioni necessarie per finalizzare il cessate il fuoco di 60 giorni, durante i quali lavoreremo con tutte le parti per porre fine alla guerra". "Spero, per il bene del Medio Oriente, che Hamas accetti questo accordo, perché la situazione non migliorerà, ma peggiorerà", aveva aggiunto.
Il governo israeliano ha invece fatto sapere che si riunirà domani per discutere la proposta di cessate il fuoco. Lo rivela il sito d'informazione israeliano Ynet secondo cui, nonostante l'opposizione dichiarata dei ministri Bezalel Smotrich e Itamar Ben-Gvir, l'accordo dovrebbe ottenere l'approvazione dell'esecutivo, anche in presenza del voto contrario da parte dei due ministri.