Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha annunciato una nuova operazione militare contro il movimento Houthi in Yemen, denominata "Bandiera Nera", durante la quale diversi porti, una centrale elettrica e una nave cargo sono già stati colpiti da raid aerei.
"Nell'ambito dell'Operazione Bandiera Nera, le Forze di difesa israeliane (IDF) hanno sferrato attacchi potenti contro obiettivi terroristici Houthi nei porti di Al Hudaydah, Salif e Ras Isa, contro la centrale elettrica di Ras Katib e contro la nave Galaxy Leader, catturata dagli Houthi circa due anni fa e ora impiegata per attività terroristiche nel Mar Rosso", si legge in una nota diffusa dal ministero della Difesa israeliano.
Katz ha inoltre minacciato lo Yemen di "subire lo stesso destino di Teheran" a causa degli attacchi missilistici in corso contro lo Stato ebraico. Due missili lanciati dagli Houthi hanno tra l'altro fatto risuonare le sirene in Cisgiordania.
Domenica inoltre una nave mercantile battente bandiera della Liberia è stata attaccata nel Mar Rosso, al largo delle coste dello Yemen, da uomini armati che hanno sparato con pistole e lanciato granate a razzo. Lo ha riferito il gruppo United Kingdom Maritime Trade Operations (Ukmto), supervisionato dall'esercito britannico, aggiungendo che una squadra di sicurezza armata sulla nave ha risposto al fuoco. A seguito dell'attacco, la nave ha iniziato a imbarcare acqua e a un certo punto l'equipaggio ha abbandonato l'imbarcazione. L'attacco è avvenuto circa 100 chilometri a sud-ovest di Hodeida, nello Yemen, che è tenuta dai ribelli Houthi del Paese. I sospetti per l'attacco alla nave portarinfuse Magic Seas, di proprietà greca, sono ricaduti immediatamente sugli Houthi, in particolare perché una società di sicurezza, Ambrey, ha affermato che sembra che le imbarcazioni a pilotaggio remoto con bombe abbiano colpito la nave dopo averla bersagliata con armi di piccolo calibro e granate a propulsione di razzi. I media dei ribelli hanno riferito dell'attacco ma non lo hanno rivendicato. In genere possono passare ore o addirittura giorni prima che gli Houthi riconoscano un attacco.
L'attacco della nave giunge in un momento delicato per il Medioriente, mentre è in bilico un possibile cessate il fuoco a Gaza nella guerra tra Israele e Hamas e mentre l'Iran sta valutando se riavviare i negoziati sul suo programma nucleare dopo gli attacchi aerei americani che hanno preso di mira i suoi siti atomici più sensibili nel contesto di una guerra israeliana contro la Repubblica islamica. Una nuova campagna degli Houthi contro il trasporto marittimo potrebbe attirare nuovamente le forze statunitensi e occidentali nell'area, soprattutto dopo che il presidente Donald Trump ha preso di mira i ribelli in un'importante campagna di attacchi aerei. “Probabilmente è un messaggio che indica che gli Houthi continuano a possedere la capacità e la volontà di colpire obiettivi marittimi strategici indipendentemente dagli sviluppi diplomatici”, ha scritto Mohammad al-Basha, analista sullo Yemen presso la società di consulenza sui rischi Basha Report.
Oggi il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu vola a Washington per incontrare Trump, che si è detto ottimista su un possibile accordo per una tregua a Gaza entro la settimana. Si conclude invece senza intesa il primo round dei colloqui indiretti tra Israele e Hamas a Doha.