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Gaza "sta bruciando": nuova operazione di terra. Israele: "Non ci fermeremo"

di Claudio Brigliadori martedì 16 settembre 2025

2' di lettura

"Gaza sta bruciando. Le Idf stanno colpendo con pugno di ferro le infrastrutture terroristiche e i soldati delle Idf stanno combattendo coraggiosamente per creare le condizioni necessarie per il rilascio degli ostaggi e la sconfitta di Hamas": il ministro della Difesa israeliano Israel Katz commenta così a X-Ray la nuova operazione di terra di Israele a Gaza City, iniziata nella notte. "Non cederemo né ci ritireremo finché la missione non sarà completata", ha aggiunto.

Attacchi aerei, tank e mezzi blindati a terra: una morsa letale. "E' iniziata l'operazione di terra - spiegano dall'Idf - è l'occupazione". Sono stati registrati 37 attacchi aerei nei primi 20 minuti con droni, elicotteri Apache, aerei da guerra e artiglieria. La popolazione sta scappando con tutti i mezzi possibili dalla zona nord-occidentale della città. Il rumore delle esplosioni si sente anche nel centro di Israele. Secondo rilanciato anche da un messaggio del presidente americano Donald Trump, Hamas avrebbe spostato gli ostaggi israeliani in superficie, in case e tende, per usarli come scudi umani. "Questa è un'atrocità umana, come poche persone hanno mai visto prima - ha scritto su Truth -. Non lasciate che accada, altrimenti, tutte le scommesse sono chiuse. Liberate tutti gli ostaggi ora".

Il primo bilancio delle vittime degli attacchi israeliani su Gaza è già salito a 62 morti. L'agenzia di stampa Wafa, citando fonti mediche, afferma che la maggior parte delle vittime uccise dall'attacco scattato lunedì sera, si trovava nella città di Gaza.Tra queste figurano due persone uccise nel quartiere Nassr mentre si rifugiavano in una tenda.

Secondo Hamas il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è un "criminale di guerra" che ha "la piena responsabilità della vita dei suoi prigionieri nella Striscia di Gaza". Trump avrebbe invece dimostrato "una palese parzialità nei confronti della propaganda sionista e doppi standard" e l'Amministrazione americana ha "la responsabilità diretta" dell'escalation del conflitto con il suo sostegno a Israele. "Il destino dei prigionieri dell'esercito israeliano nella Striscia di Gaza è determinato dal governo terrorista di Netanyahu", ha affermato Hamas. "La distruzione sistematica e la campagna fascista di annientamento che Gaza sta subendo minacciano anche la vita dei soldati israeliani catturati".

"Gli israeliani hanno iniziato le operazioni in quella zona (Gaza City). Riteniamo quindi che il tempo a disposizione per raggiungere un accordo sia molto breve. Non abbiamo più mesi a disposizione, ma probabilmente solo giorni e forse qualche settimana", ha detto il segretario di Stato americano Marco Rubio ai giornalisti mentre lasciava Israele per recarsi in Qatar in veste di mediatore. "La nostra prima scelta è che tutto questo finisca con un accordo negoziato in cui Hamas dichiari: 'Ci smilitarizzeremo, non saremo più una minaccia'", ha affermato Rubio aggiungendo "se c'è un Paese al mondo che potrebbe aiutare a porre fine a tutto questo attraverso i negoziati, quello è il Qatar".
 

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