CATEGORIE

Flotilla, clamoroso: Greta Thunberg resta a terra. Cosa sta succedendo

di Francesco Storace sabato 20 settembre 2025

3' di lettura

È una missione decisamente sfortunata quella della Flotilla in direzione Gaza. Strombazzata mille volte, non procede sotto buoni auspici. La stessa partenza delle navi impegnate è stata rinviata più volte, e infatti solo ieri le barche chiamate a trasportare derrate alimentari in Palestina sono salpate, ma senza il passeggero più famoso. La povera Greta Thunberg, che già aveva dovuto subire il trauma delle critiche e il trasbordo su un’altra nave, ieri è rimasta a terra. E già immaginiamo i suoi occhi furoreggiare sui malcapitati che l’hanno avvisata, ma neppure lei gode di una buona stella. L’Alma, l’imbarcazione che ora ospita la ribelle più nota del globo, si è dovuta arrendere per problemi tecnici. Sono le cose che possono succedere, ma nel momento in cui si sveglia il protagonismo, diventa un dramma.

La soluzione è andare a Gaza a nuoto oppure attendere le riparazioni, sperando in meccanici della navigazione all’altezza del compito. Sennò come si fa? Domenica pomeriggio la Thunberg, senza una apparente spiegazione, ha deciso di lasciare il comitato direttivo e l'imbarcazione Family, per trasferirsi proprio sulla Alma, una delle due barche principali. Ci sono state polemiche, alcune note altre no, la maggior parte delle quali vertenti sui problemi di comunicazione al mondo intero. La Thunberg, specialista della materia, è stata zittita. A questo si aggiunga che la Alma ha subito appunto alcuni disfunzioni tecniche ed è arrivata al porto di Siracusa per una sosta. L’altra sera avrebbe dovuto raggiungere le barche ormeggiate in rada a Portopalo di Capo Passero, ma un problema al serbatoio ha bloccato la partenza. Nervi a fior di pelle.

Flotilla, "troppo stress": i volontari in fuga dalle barche

Sono stati mesi «molto complessi, dove il carico emotivo e decisionale è molto pesante ed è normale ...

I fortunati che invece ce l’hanno fatta a lasciare la costa siciliana per unirsi alle barche arrivate da Tunisia e Grecia giurano che ora non si fermeranno più (anche se fanno gli scongiuri). Mentre lasciano la costa a bordo c’è anche chi si dedica ad attaccare il governo italiano, come se lo scontro bellico fosse stato deciso a Palazzo Chigi. Si distinguono i vari parlamentari naviganti. La Scuderi, di Avs, lancia proclami contro Tajani e Salvini. Per accusare il primo di aver detto che quello in corso a Gaza non sarebbe un genocidio, ma una carneficina. E del secondo ha criticato di aver parlato alla TV israeliana – continua la compagna Scuderi del “futuro sereno di Israele”, «evidentemente ignorando il presente infernale di Gaza. Tutto questo è agghiacciante. Il nostro governo continua a girarsi dall’altra parte davanti all’occupazione illegale di Israele, agli oltre 60mila morti a Gaza, di cui 20mila bambini, alle oltre 600mila persone che rischiano di morire di fame, alla pulizia etnica in corso».

Flotilla, Taradash picchia duro: "Una vergogna con assicurazione all-inclusive"

La Flotilla stroncata senza appello. Da sempre legato alla tradizione radicale di Marco Pannella, Marco Taradash picchia...

Ovviamente, nel calendario personale della parlamentare di Fratoianni e Bonelli non c’è la pagina del 7 ottobre. Nella spedizione ci sono anche parlamentari del Pd, Arturo Scotto e Annalisa Corrado, che digrignano i denti contro il vicepremier leghista: «Dire che “Israele ha diritto di difendersi”, ribadendo la vicinanza del Governo italiano a quello israeliano con un conclamato genocidio in corso pone l’Italia ancora più nitidamente dalla parte sbagliata della storia. Il ministro Tajani e la presidente Meloni hanno qualcosa da dire in proposito? Che tipo di minaccia rappresentano i 20mila bambini trucidati a Gaza? Le altre decine di migliaia di civili bombardati, massacrati, sadicamente deportati in assenza di luoghi sicuri?». E passa la giornata. Fanno riflettere queste dichiarazioni polemiche. Perché si può capire, per chi è sfrenatamente ProPal, che Israele diventi un bersaglio politico. Ma che si approfitti di quanto accade per mettere all’angolo – per tentare di farlo – il governo italiano è davvero un fuor d’opera. Anche perché da settimane gli organizzatori italiani della Flotilla chiedono sostegno, come se dal nostro esecutivo possano arrivare ordini di sparare su Israele se lo Stato ebraico dimostrasse di non gradire la presenza dei naviganti... Il governo ha fatto sapere di poter lavorare sul piano diplomatico. E chissà se fa bene, contemporaneamente alle critiche che vengono mosse da chi dovrebbe ricevere beneficio dalla sua attività. Siamo allo strapaese... 

tag
greta thunberg
flotilla
hamas
gaza
israele

Miopie Leone XIV, se non parla di genocidio "Avvenire" silenzia il Papa

L'editoriale Migliorano i conti, peggiora la sinistra: ai progressisti serve uno psichiatra

Pizzaballa critica Israele: "Si percepisce come unica vittima"

Ti potrebbero interessare

Leone XIV, se non parla di genocidio "Avvenire" silenzia il Papa

Giovanni Sallusti

Migliorano i conti, peggiora la sinistra: ai progressisti serve uno psichiatra

Mario Sechi

Pizzaballa critica Israele: "Si percepisce come unica vittima"

Pif farnetica contro Giorgia Meloni: "Bombardiamo la Sicilia"

Ignazio Stagno