Nuove ombre russe sull'Europa e sulla Nato. Secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sono russi i droni avvistati nella tarda serata di lunedì sugli aeroporti di Copenaghen e Oslo. Entrambi gli scali delle capitali di Danimarca e Norvegia sono rimasti chiusi per ore e riaperti in sicurezza solo martedì mattina. Si tratterebbe, sostiene Zelensky, dell'ennesima "violazione da parte della Russia dello spazio aereo degli Stati membri della Nato".
Il presidente ucraino ne ha parlato con la direttrice generale del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva "Abbiamo scambiato - opinioni sulle ragioni. - scrive Zelensky su X - Se non ci sarà una risposta decisa da parte degli alleati - sia Stati che istituzioni - alle provocazioni, la Russia continuerà a perpetrare tali violazioni".
Ufficialmente le autorità danesi e norvegesi non hanno ancora identificato la provenienza dei droni, ma secondo il capo della polizia danese Jens Jespesen erano controllati da "un operatore capace".
L'avvistamento dei droni ha causato dirottamenti dei voli e disagi. A Copenaghen sono stati avvistati grandi droni nei pressi dell'aeroporto per diverse ore ieri fino a quando si sono allontanati. "I droni sono spariti e l'aeroporto è stato riaperto, non li abbiamo abbattuti", ha detto il vice ispettore di polizia Jakob Hansen, secondo cui le forze armate e l'intelligence stanno indagando in collaborazione con le autorità di Oslo, dopo che avvistamenti di droni sono avvenuti anche vicino all'aeroporto della capitale norvegese. "Ce ne sono stati due", ha detto la portavoce, Monica Fasting, all'Afp, precisando che i voli sono stati dirottati versi gli scali vicini. L'incidente è avvenuto mentre da giorni Mosca è sotto accusa per violazioni dello spazio aereo della Polonia, dell'Estonia e della Romania. Alla domanda se i droni potessero arrivare dalla Russia, Hansen ha replicato: "Al momento non lo sappiamo".