L'aumento di voli di droni non identificati sulla Danimarca ha messo in allerta la Nato, che ha fatto sapere che nella regione del Mar Baltico "svolgerà una vigilanza ancora più intensa con nuove risorse multi-dominio", tra cui "piattaforme di intelligence, sorveglianza e ricognizione e almeno una fregata per la difesa aerea". Il tutto, come si legge sul Messaggero, andrà a potenziare la missione "Sentinella del Baltico" lanciata dall'alleanza lo scorso gennaio a seguito di una serie di incidenti ambigui. Incidenti in cui venivano danneggiati in circostanze misteriose cavi elettrici, collegamenti di telecomunicazione e gasdotti.
Ora la missione si troverà a fronteggiare anche le incursioni di droni nel caso in cui ce ne fossero di nuove nei prossimi giorni. A protezione delle infrastrutture critiche, dunque, verranno schierati fregate, aerei da pattugliamento e droni navali. Per l'operazione si è mobilitata in particolare la Francia, che ha inviato a Copenaghen un distaccamento militare composto da 35 uomini, un elicottero Fennec e risorse speciali anti-drone, come reso noto dal ministero della Difesa francese in una nota. "Questo distaccamento integra le risorse danesi ed europee schierate per l'occasione e dimostra la solidarietà europea in materia di difesa di fronte a una grave minaccia", si legge nella comunicazione ufficiale.
Un contributo, poi, arriva anche dalla Svezia, che invierà radar e sistemi militari anti-droni, come dichiarato dal primo ministro svedese Ulf Kristersson. Un modo per proteggere la Danimarca in vista dell'incontro di mercoledì 1 ottobre tra i leader Ue, a cui seguirà giovedì 2 un vertice della Comunità politica europea, composta da 47 membri. A tal proposito è già stato comunicato un aumento della sicurezza durante gli eventi proprio per via degli ultimi avvistamenti di droni. Avvistamenti avvenuti soprattutto nei pressi di installazioni militari e aeroporti.